Solo per scopi commerciali

Islanda, riapre la caccia alle balene: ucciso il primo esemplare di 20 metri

Dopo tre anni di sospensione la compagnia Hvalur ha ripreso a catturare i giganti del mare

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Era dal 2017 che il sangue delle balene non tingeva di rosso il mare dell'Islanda, ma la compagnia Hvalur ha deciso di riprendere la caccia a questi grandi mammiferi. Così il primo esemplare, lungo più di 20 metri, è stato catturato e trasportato alla stazione baleniera di Hvalfjörður per essere macellato.

Le immagini della sua carcassa in via di sezionamento sono state diramate sui social scatenando l'ira degli utenti verso la Hvalur. Quest'ultima può cacciare quest'anno 161 esemplari, ma potrebbe arrivare fino a 191 animali: infatti, la compagnia può recuperare il 20% delle quote degli anni in cui non ha ucciso. Le prede prescelte sono le balenottore comuni, il secondo animale più grande del mondo e che è stato inserito nelle specie in pericolo di estinzione.

L'obiettivo di queste uccisioni è la creazione di prodotti alimentari dalla carne, grasso e ossa: l'Islanda, infatti, è l'unico Paese oltre alla Norvegia a permettere la caccia alla balene ai puri fini commerciali (il Giappone ufficialmente uccide questi mammiferi per scopi scientifici).