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Ballottaggi, Berlusconi: "Vince centrodestra plurale" | Di Maio: "Risultati M5s straordinari"

Salvini: "Vittorie storiche". Calenda: "Necessario andare oltre il Pd". Martina: "Credo nella ricostruzione di un campo progressista con un Partito democratico rinnovato al centro"

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"Storiche vittorie della Lega in Comuni amministrati dalla sinistra da decenni". Lo ha scritto su Twitter il leader del Carroccio e ministro dell'Interno, Matteo Salvini, dopo i risultati dei ballottaggi per le elezioni comunali. "Più la sinistra insulta, - ha aggiunto Salvini - più i cittadini ci premiano. Prima gli italiani, io non mi fermo". Soddisfatto anche il leader di Forza Italia, Silvio Berlusconi: "Quello che vince è un centrodestra plurale".

Soddisfazione unanime nel Centrodestra - Nelle fila del centrodestra, la soddisfazione è unanime. Abbiamo una storia "ancora lunga e gloriosa - sottolinea il governatore ligure, Giovanni Toti -. I risultati siano di ispirazione per il centrodestra a livello nazionale e per quel che mi riguarda per la parte dei moderati che ha bisogno di un serio rilancio". Gli elettori hanno premiato un centrodestra "che sa guardare al futuro, con una coalizione forte e compatta".

Berlusconi: "Vince centrodestra plurale" - Secondo il presidente di Forza Italia, Silvio Berlusconi, "quello che vince è un centrodestra plurale, nel quale nessuna forza politica è autosufficiente: a un buon risultato della Lega si accompagna infatti un'ancora più forte affermazione di liste e candidati civici,senza un chiaro riferimento di partito, espressione piuttosto di quella società civile che fatica a riconoscersi nell'offerta politica tradizionale. Questo fenomeno, molto forte sul piano locale, è certamente positivo"

Berlusconi: "Serve un rinnovamento anche di Forza Italia" - "Serve un rinnovamento, un'apertura delle forze politiche nazionali, a cominciare da Forza Italia, che devono saper accogliere energie nuove e coinvolgerle in un progetto politico complessivo", ha detto ancora Berlusconi, commentando i risultati dei ballottaggi alle elezioni comunali. "Quello che vince è un centrodestra plurale, nel quale nessuna forza politica è autosufficiente", ha aggiunto.

Meloni: "Le roccaforti non esistono più" - "Le roccaforti rosse non esistono più - scrive su Twitter Giorgia Meloni -. Il centrodestra conquista Pisa, Massa, Siena e Terni. Dove FdI è il secondo partito del centrodestra si vince ovunque. A Ragusa il candidato di FdI sconfigge il M5s. L'alternativa a Renzi e Grillo c'è e si chiama Fratelli d'Italia".

M5s: "Spazzata via la Prima Repubblica" - Sul fronte Cinquestelle, il capo politico Luigi Di Maio parla di "risultati straordinari" a Imola e Avellino, "due città dove da 70 anni dominavano i partiti e gli uomini della Prima Repubblica: a Imola il Pci e poi i partiti del centrosinistra, ad Avellino la Dc". "I nostri candidati - aggiunge Di Maio - con una sola lista hanno battuto delle accozzaglie di decine di liste composte da quelle persone che hanno sempre fatto il bello e il cattivo tempo in queste città".

Marcucci: "Il Pd ha perso anche senza Renzi" - Il capogruppo dem Andrea Marcucci commenta così su Facebook la netta sconfitta del Pd: "Abbiamo perso malamente. Nessun se e nessun ma. Il vento del 4 marzo continua a tirare in Italia, come in gran parte del mondo occidentale. Il voto se non altro ha sgombrato il campo dal ruolo e dalle responsabilità di Matteo Renzi. Il 24 giugno il Pd ha perso anche senza Matteo Renzi. Ora servono nuove soluzioni, concretezza, senza indulgere nei riti purificatori dell'opposizione e coltivando impotenti vocazioni minoritarie".

Calenda: "Andare oltre il Pd" - Non possono che ammettere la sconfitta gli esponenti del centrosinistra, che però non sembrano sulla stessa linea nel leggere i dati. L'ex ministro Carlo Calenda twitta che la "navigazione a vista sta portando il Centrosinistra all'irrilevanza proprio quando l'Italia ne avrebbe più bisogno. Ripensare tutto: linguaggio, idee, persone, organizzazione. Allargare e coinvolgere su un nuovo manifesto. Andare oltre il Pd. Subito! .fronterepubblicano".

Ma Martina lo stoppa - Dall'altra parte, il segretario reggente del Pd Maurizio Martina replica: "Sono d'accordo sul ripensamento complessivo, abbiamo tanto da cambiare nei linguaggi e nelle idee ma non sono d'accordo sul superamento del Pd. Credo nella ricostruzione di un campo progressista, democratico di Centrosinistra con un Partito democratico rinnovato al centro".

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