Un completo superamento dell'accordo di Dublino, sanzioni a chi non ospita i rifugiati e centri d'accoglienza in diversi Paesi europei. E' la proposta presentata da Giuseppe Conte al vertice Ue di Bruxelles sull'emergenza migranti. Emmanuel Macron auspica una riduzione degli arrivi lavorando con i Paesi d'origine e Angela Merkel punta ad accordi bi o trilaterali. Soddisfatto il premier italiano al termine del summit: "Impressa la giusta direzione".
Conte twitta: "Andiamo nella giusta direzione" - Al termine del vertice il premier Conte ha twittato: "Si è conclusa la riunione informale sul tema migrazione a Bruxelles e rientriamo a Roma decisamente soddisfatti. Abbiamo impresso la giusta direzione al dibattito in corso. Ci rivediamo giovedì al Consiglio europeo".
La proposta italiana - "L'Europa è chiamata a una sfida cruciale - dice il documento di sintesi della proposta italiana-. Se non riesce a realizzare un'efficace politica di regolazione e gestione dei flussi migratori, rischia di perdere credibilità tutto l'edificio europeo. Occorre un approccio integrato, multilivello che coniughi diritti e responsabilità. L'Italia vuole contribuire costruttivamente alla formulazione di questo nuovo approccio. Dobbiamo passare dalla gestione emergenziale, alla gestione strutturale del fenomeno immigrazione. Ciò si realizza in primo luogo con la regolazione dei flussi primari (ingressi) in Europa, solo così si potranno regolare successivamente i flussi secondari (spostamenti intraeuropei)".
Salvini: "Bene Conte, da Italia voce forte" - Al termine del vertice non si è fatta attendere la reazione del ministro dell'Interno, Matteo Salvini: "Bene il premier Conte a Bruxelles, finalmente dopo anni di silenzio l'Italia torna ad avere una voce forte in Europa!".
Merkel: "Buona volontà per superare i disaccordi" - Angela Merkel ha detto di aver trovato "molta buona volontà" per discutere e superare i disaccordi sul tema. La cancelliera ha evidenziato anche la convergenza registrata sulla necessità del rafforzamento delle frontiere esterne e sul fatto che "la responsabilità è di tutti: nessun Paese deve prendersi tutto il peso da solo". Non deve inoltre essere consentito ai richiedenti asilo, ha sottolineato, di scegliere dove fare la loro domanda di protezione internazionale.
Macron: "Proposta di Conte coerente con le discussioni in Ue" - Secondo Emmanuel Macron, "Conte ha espresso una posizione ed è stato coerente con l'insieme delle discussioni al tavolo. Ma a volte sento notizie dalla stampa che non sono la stessa cosa..."
"Lavorare con i Paesi di origine e transito" - "Dobbiamo ridurre l'immigrazione clandestina - ha detto ancora il presidente francese -, lo dobbiamo fare in modo umano, e con metodo. Il metodo che adotteremo oggi è quello che la Francia sta spingendo da alcune settimane: lavorare assieme, con i Paesi di origine o transito, fuori dell'Unione europea. Abbiamo già cominciato a farlo e ha dato i primi risultati. Continueremo, che si tratti della Libia, di altri Paesi africani, o Balcani".
"Alcuni cercano di strumentalizzare la situazione dell'Europa per creare una tensione politica e giocare con le paure", ha quindi concluso Macron. "La mia posizione è che non nasconderò mai la verità ai miei concittadini", ma che bisogna "avere una posizione efficace ed umana".
Sanchez: "Passi avanti" - "La sensazione che ho avuto partecipando alla riunione è stata positiva", ha detto il premier spagnolo Pedro Sanchez. "Abbiamo trovato dei punti di unione e abbiamo fatto un buon passo in avanti. La conversazione è stata franca, ma tutti siamo concordi nell'avere una visione europea su come affrontare il tema migranti".
Malta: "E' andata meglio delle previsioni" - Soddisfatto il premier maltese Joseph Muscat, che ha detto: "E' andata meglio di quanto atteso. Spero che questa riunione serva per capirci meglio la settimana prossima. Abbiamo bisogno di azioni concrete. Se non prendiamo delle decisioni, ci sarà un'escalation. Ma abbiamo registrato una volontà in questa direzione".
Verso accordi separati con i Paesi - Sia la Merkel sia Macron hanno detto di essere pronti a fare accordi con singoli Paesi per rispondere all'afflusso di migranti, mettendo da parte l'idea di una politica Ue unica dopo le tensioni. "Il Consiglio europeo non fornirà ancora una soluzione complessiva al problema - ha detto la cancelliera -. Si tratta di fare accordi bilaterali o trilaterali per il bene comune". Le ha fatto eco Emmanuel Macron chiedendo una soluzione europea "sia che si tratti della cooperazione tra 28, sia tra più Paesi che decidano di muoversi insieme".