La Germania è sotto shock: è stata ritrovata senza vita in Spagna l'attivista 28enne, Sophie Losche, militante Spd ed ex leader dei giovani socialdemocratici tedeschi in Baviera, scomparsa da Lipsia una settimana prima. Per giorni il fratello Andreas, anche lui impegnato in politica tra i Verdi, aveva lanciato messaggi su Facebook per permettere di ritrovare la studentessa che aveva comunicato ad amici di essere salita su un tir in un'autostazione. Voleva raggiungere Norimberga: il suo corpo era, invece, ad Alava, nei Paesi Baschi. Arrestato il camionista, un 41enne marocchino. La famiglia della vittima frena le proteste: "No al razzismo".
Il cadavere della giovane politica tedesca, ex presidente della Gioventù Spd ed attualmente vicepresidente del partito nella città di Bamberg, è stato trovato vicino ad Alava, nel Paese Basco spagnolo. Un camionista di 41 anni di origine marocchina, ricercato dalla polizia tedesca e sospettato di avere ucciso la giovane, è stato arrestato dalla Guardia Civil.
In un messaggio di cordoglio alla presidente dell'Spd Andrea Nahles, il premier spagnolo Pedro Sanchez ha espresso "tristezza" per il "terribile fatto".
Sophie Losche era scomparsa da una settimana: si trovava a Lipsia per studio. Avrebbe voluto raggiungere degli amici vicino Norimberga e, salita sul tir, aveva inviato loro un messaggio con la targa marocchina del mezzo. La polizia tedesca aveva emesso un mandato di arresto europeo contro il camionista marocchino, rintracciato, poi, in Spagna. Prima era stato ritrovato il suo tir.
L'uomo, che voleva raggiungere il Marocco e che alla vista della polizia ha tentato la fuga, ha poi ammesso di aver dato un passaggio a Sophie a Lipsia, ma di averla lasciata all'uscita dell'autostrada a Hersbruck verso le 10, la sera stessa della sua scomparsa. In quella zona, nei giorni scorsi, si erano indirizzate le ricerche, senza esito. Fino al tragico ritrovamento in Spagna.
Per gli inquirenti l'omicidio sarebbe avvenuto la sera stessa della scomparsa, in Germania: il Gps del tir ha registrato, intorno alle 21.30, due ore di sosta in una piazzola. Online xenofobi e attivisti dell’estrema destra tedesca hanno subito usato la tragica fine di Sophie, convinta sostenitrice della politica di accoglienza per migranti e rifugiati, per farne un simbolo di autodistruzione e messaggi razzisti e inneggianti all'odio contro lo straniero sono apparsi anche sulla pagina Facebook che gli amici avevano aperto per le ricerche. Per questo motivo la famiglia è intervenuta: "No al razzismo".