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Vaccini, Salvini: "Dieci obbligatori sono troppi" | Burioni: "Bugia pericolosissima"

Scontro a distanza tra il noto virologo e il ministro dell'Interno, che poi frena e si dice d'accordo col ministro della Salute. "Vaccinazioni fondamentali, no a polemiche strumentali", ha affermato Giulia Grillo

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"Dieci vaccini obbligatori sono inutili e talvolta dannosi". Lo ha dichiarato Matteo Salvini in diretta a Radio Studio 54. Ma il virologo Roberto Burioni ha smentito immediatamente il vicepremier sui social: "Ministro, i vaccini proteggono lei, i suoi figli e i suoi elettori. La sua è una bugia pericolosissima". "Le vaccinazioni sono fondamentali, no alle polemiche strumentali", ha detto il ministro della Salute, Giulia Grillo. Salvini ha poi corretto il tiro: "Condivido il pensiero della Grillo".

"Ringrazio il ministro Grillo, sua è la competenza sui vaccini, condivido il suo pensiero e ci atterremo al contratto di governo", ha osservato Salvini. "Anche a me, da papà e da ministro, sta a cuore la salute dei bambini e che a tutti sia garantito l'accesso al nido, alla scuola dell'infanzia e alle classi successive. Con tanti medici condivido l'idea che sia meglio educare ai vaccini piuttosto che obbligare. Ci stiamo lavorando, l'importante è che a settembre tutti i bambini possano entrare in classe".

"Voglio ribadire ancora una volta, e non mi stancherò mai di ripeterlo, che i vaccini sono un fondamentale strumento di prevenzione sanitaria primaria. E che in discussione a livello politico sono solo le modalità migliori attraverso le quali proporli alla popolazione. Tutte le polemiche sono solo finalizzate a creare un circo mediatico che a me non interessa alimentare", ha sottolineato la Grillo.

"Le affermazioni del ministro dell'Interno sono gravi e rischiano di riportare l'Italia indietro di un secolo: sono certo che il premier Conte e il ministro della Salute Giulia Grillo interverranno per ripristinare la verità sull'utilità dei vaccini obbligatori", ha affermato Antonio Saitta, coordinatore della Commissione Salute della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome.

Di Maio: "Ognuno ha la sua opinione, il contratto è chiaro" - Sulla questione delle vaccinazioni è intervenuto anche l'altro vicepremier, Luigi Di Maio: "Su questo tema il contratto parla chiarissimo: noi vogliamo rivedere il decreto Lorenzin, ma nel senso semplicemente di potere assicurare una tutela vaccinale delle persone e soprattutto ai bambini. Poi ognuno ha la sua opinione sui vaccini, voi conoscete la nostra".

Sono passate solo poche ore dalla dichiarazione di Salvini sull'eventualità di togliere la scorta a Roberto Saviano e il ministro dell'Interno ha già pronunciato altre parole destinate a scatenare una nuova polemica. "Garantisco l'impegno preso di permettere che tutti i bimbi possano andare a scuola, possano entrare in classe. Al governo siamo in due, c'è un'alleanza e bisogna ragionare con gli alleati. Ho già iniziato a ragionare col ministero della Salute Grillo, ma di certo questi bambini non devono essere espulsi", ha detto il vicepremier a Radio Studio 54 dopo aver affermato che "dieci vaccini obbligatori sono inutili e talvolta pericolosi".

Immediata la risposta sui social del noto virologo Roberto Burioni:  "No, Ministro Salvini. Dieci vaccini non sono inutili e tantomeno dannosi. Sono gli stessi vaccini che vengono usati con identici tempi e identici modi in tutto il mondo. Sono i dieci vaccini che hanno salvato e salvano, in tutta sicurezza, milioni di vite. Vaccini che proteggono anche lei, i suoi figli e i suoi elettori, e pure tutti i cittadini italiani che lei ha il dovere di tutelare. Ministro Salvini, lei ha detto una bugia, una bugia pericolosissima. E che a dirla sia chi ha la responsabilità della sicurezza del mio paese è una cosa che mi preoccupa molto".

Il post di Burioni è stato subito rilanciato da  Matteo Renzi che ha scritto su Facebook: "Roberto Burioni contro Matteo Salvini ovvero la scienza contro il fanatismo. Siamo davvero #altracosa rispetto a questo Governo".

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