E’ servita la morte di una ragazza per prendere provvedimenti contro le buche della via Ostiense. Un tratto della strada che porta da Roma alla cittadina sul litorale è stato chiuso a mezzi a due ruote perché "troppo pericoloso", ha detto il presidente del Municipio X Giuliana Di Pillo. Le intenzioni del comune sono di abbattere i pini che provocano il sollevamento del manto statale. Proprio lungo quel tragitto, il 6 maggio scorso, aveva perso la vita Elena Aubry, motociclista 26enne, in uno schianto mortale contro un guardrail.
Troppo pericoloso Inizialmente sembra che il comune stesse cercando di sollevarsi dalle proprie responsabilità. In un rapporto stilato dalla polizia municipale, si leggeva che sulla carreggiata non apparivano "dislivelli significativi" e che, seppur l’asfalto non fosse in buone condizioni non si notassero "avvallamenti da determinare il successivo schianto". Ma la presidente del decimo Municipio di Roma è intervenuta: "Percorro anch’io quel tratto di strada ogni giorno in moto e so cosa vuol dire. E’ troppo pericoloso", ha detto il 21 giugno durante il Consiglio locale. Ha annunciato così la chiusura a moto e scooter della parte incriminata di via Ostiense, cioè il pezzo di strada fra la stazione di Ostia Antica e quella di Lido Centro.
Abbattere gli alberi Il problema sono le radici dei pini che costeggiano le corsie e hanno provocato il sollevamento del manto stradale. Giuliana Di Pillo ha dichiarato che chiederà al comune di Roma di abbatterli e già nei prossimi giorni dovrebbero iniziare i lavori. Un provvedimento importante per la madre della 26enne, Graziella Viviano, che è sempre stata sicura della prudenza della figlia: "Mia figlia guidava sempre e andava piano, me l’ha confermato anche la polizia".