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Migranti, Salvini: "Rivedremo la protezione umanitaria"

"Occorrono criteri oggettivi", ha spiegato il ministro dell'Interno

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"La situazione è pesante e nessuno ci ascoltava in Europa. I rifugiati veri sono 7 su 100. Andremo a rivedere la protezione umanitaria, il 30% del totale: occorrono criteri oggettivi" per concederla, ha detto Matteo Salvini. Il ministro dell'Interno ha quindi parlato del prossimo vertice Ue, spiegando che "o c'è una proposta utile, anche per difendere i rifugiati, o cambiano queste regole, o diciamo no".

Salvini: "Fatti o ridiscuteremo contributo Italia a Ue" - Sempre parlando del vertice europeo, sul tema dei flussi migratori, Salvini ha sottolineato di essere "ottimista di trovare un accordo soddisfacente. Sulla protezione delle frontiere esterne tutti sono d'accordo, vediamo se dopo anni di chiacchiere passeranno ai fatti. Non possiamo pagare sei miliardi l'anno all'Ue e ricevere dita negli occhi. Non vorrei essere costretto a ridiscutere questo contributo".

Quanto alla posizione dell'Ungheria, che ha stretto sulle richieste di asilo e ha posto il divieto della ricollocazione di migranti da altri Paesi, Salvini ha sottolineato: "Orban ha ragione sulla protezione delle frontiere esterne, torto quando l'Italia viene lasciata sola".

Salvini: "Saviano ha torto, aumentare la concessione di cittadinanze sarebbe il caos. Su scorta deciderà chi di competenza" - Salvini ha poi parlato di Roberto Saviano, con cui, a distanza e a più riprese ha avuti diversi scontri, ultimo dei quali quello sullo ius soli. "Siamo il Paese europeo che sta dando più cittadinanze in assoluto, ma Saviano lo ignora. Allargare ulteriormente la concessione di cittadinanze sarebbe il caos", ha detto il ministro, aggiungendo poi sul tema della scorta allo scrittore che "saranno le istituzioni competenti a valutare se corra qualche rischio, anche perché mi pare che passi molto tempo all'estero. Valuteranno come si spendono i soldi degli italiani".

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