"La Commissione europea ha adottato il regolamento che istituisce le contromisure dell'Ue in risposta ai dazi statunitensi su acciaio e alluminio. Le misure riguarderanno immediatamente un elenco di prodotti del valore di 2,8 miliardi di euro ed entreranno in vigore venerdì 22 giugno". Lo riferisce l'esecutivo europeo. "Non avevamo altra scelta", ha detto il Commissario al Commercio Ue Cecilia Malmstroem.
"Non volevamo trovarci in questa posizione, ma la decisione unilaterale e ingiustificata degli Usa di imporre dazi su acciaio e alluminio all'Ue significa che non ci resta altra scelta", ha proseguito il Commissario al Commercio Ue.
"Il commercio internazionale, che abbiamo sviluppato negli anni insieme ai nostri partner americani non può essere violato senza una reazione da parte nostra - ha aggiunto Malmstroem -. La nostra risposta è misurata, proporzionata e in linea con le regole del Wto. Inutile dire che se gli Usa rimuovono i loro dazi anche le nostre misure saranno rimosse".
I prodotti sottoposti ai dazi - "L'elenco delle importazioni statunitensi che ora affronteranno un dazio extra al confine dell'Ue comprende prodotti in acciaio e alluminio, prodotti agricoli e una combinazione di vari altri prodotti - precisa la Commissione europea -. Mettendo in atto ciò l'Ue esercita i propri diritti secondo le regole dell'Organizzazione mondiale del commercio".
Nella nota si precisa che "l'Ue ribilancerà il commercio bilaterale con gli Usa prendendo come base il valore delle sue esportazioni di acciaio e alluminio colpite dalle misure statunitensi. Queste valgono 6,4 miliardi euro. Di questo importo, l'Ue si riequilibrerà immediatamente per 2,8 miliardi di euro di esportazioni. Il rimanente ribilanciamento per un valore di 3,6 miliardi di euro avverrà in una fase successiva, tra tre anni o dopo una conclusione positiva in sede di risoluzione delle controversie del Wto, se ciò dovesse avvenire prima".
Secondo la Coldiretti, le contromisure Ue potrebbero portare conseguenze sulle tavole americane, ma anche dei Paesi europei e non ultime su quelle italiane. "Le ritorsioni dell'Ue colpiscono - precisa Coldiretti - le importazioni dagli Stati Uniti non solo di manufatti in ferro, acciaio e ghisa, barche, motociclette, abiti e cosmetici, ma anche di bourbon whiskey, mirtilli, succo d'arancia, fagioli, mais, burro d'arachidi, riso, tabacco e sigari che solo per l'Italia valgono circa 30 milioni di euro nel 2017".
Tra le intenzioni di Trump ci sarebbe, inoltre, quella di aumentare fino al 50% i dazi antidumping sulle importazioni di olive spagnole, che potrebbero estendersi anche agli altri prodotti agroalimentari comunitari sostenuti dalla Politica Agricola Europea.
La risposta del tycoon potrebbe arrivare già il 24 luglio e potrebbe mettere a rischio la presenza negli Usa del Made in Italy e delle produzioni agroalimentari dell'intera Unione Europea, perché viene messo nel mirino statunitense il sistema di aiuti europei all'agricoltura e con esso, di fatto, una larga parte delle esportazioni agro-alimentari dell'Unione Europea verso gli Stati Uniti.
Una perdita non da poco per l'economia italiana, se si pensa che nel 2017 il 10% - pari a 4 miliardi di euro - delle nostre esportazioni di cibo e bevande è stato destinato agli Usa. Gli Stati Uniti, dopo Germania e Francia, sono i principali acquirenti di prodotti alimentari made in Italy: vino in primis ma anche, a seguire, olio, formaggio e pasta.