Massimo Bottura, classe 1962, nato a Modena è per la seconda volta il migliore del mondo. L’Osteria Francescana di Modena, tre stelle Michelin (anni 2002, 2006 e 2012), è prima nella classifica The World’s 50 best Restaurants 2018. La cerimonia si è svolta a Bilbao, in Spagna. Un grande successo per l’Italia e per la tradizione culinaria che da sempre contraddistingue il nostro Paese in tutto il mondo.
Uno splendido dejavù: nel 2016 grazie a Massimo Bottura, l’Italia è per la prima volta la migliore al mondo, la sua Osteria Francescana regala la prima grande soddisfazione nell’arte che più ci rappresenta.
Chi è Massimo Bottura?
Uno chef che ha ereditato la passione per la cucina da nonna, mamma e zia. È anche amante dell’arte, della musica e delle macchine.
Nel 1995, tornato in Italia dopo un soggiorno a New York in cui ha lavorato a fianco dei migliori maestri di cucina, acquista un’antica osteria nel cuore della sua città natale, la ormai migliore del mondo Osteria Francescana.
Ha fondato nel 2016 con la moglie Lara Gilmore l’associazione no-profit Food for Soul per combattere e prevenire lo spreco alimentare. Un progetto che sensibilizza chef, distributori alimentari, designer e consumatori.
Da anni Bottura promuove una serie di iniziative per la distribuzione di cibo e pasti ai più bisognosi, primo fra tutti il Refettorio Ambrosiano che con l’utilizzo di cibo in eccesso e scarti alimentari di qualità garantisce pietanze ai senzatetto.
Nei piatti di Massimo Bottura la tradizione incontra l’innovazione, la migliore qualità e le migliori materie prime dell’Emilia Romagna vengono presentate in maniera straordinaria ed ecco che la cucina diventa qualcosa di più: arte, esperienza e racconto.
Tra i piatti che lo hanno reso celebre e che il mondo ci invidia il bollito non bollito di Massimo Bottura è l’esempio perfetto della tradizione che si trasforma in un piatto complesso ed elaborato. Lo Chef campione del mondo conserva nel suo repertorio le 5 stagionature di Parmigiano: un piatto che ha scritto la storia della cucina italiana e non solo, che presenta il Parmigiano in 5 diverse forme, cotture e consistenze. Siamo in Emilia e niente è più sacro dei tortellini; I tortellini che camminano sul brodo sono il derivato dalla tradizione delle nonne: una tradizione che diventa eleganza.
Di Indira Fassioni www.nerospinto.it