Il ministro del Lavoro e vicepremier, Luigi Di Maio, annuncia l'intenzione di fare un censimento dei raccomandati in Rai e nella pubblica amministrazione. "Va fatto un censimento dei raccomandati che ci sono nella pubblica amministrazione e anche in questa azienda - ha detto ospite a "Porta a porta" -. Nessuna azione intimidatoria, però credo che su questo se c'è un governo del cambiamento dobbiamo ristabilire un po di merito".
Il vicepremier Di Maio risponde così all'idea di un censimento dei rom lanciato dal ministro dell'Interno Salvini con un altro tipo di censimento. "Ci sono altri censimenti politici da fare - ha detto -: il primo è quello dei raccomandati della Pa e tra questi anche quelli che ci sono in questa azienda, la Rai".
Inevitabile che la dichiarazione d'intenti scatenasse una serie di reazioni. "Con la boutade sui raccomandati Di Maio vuole schedare lavoratori e giornalisti Rai? - ha detto il senatore Verducci del Pd -. Ricordi che il Minculpop c'è già stato, e non portò bene né' all'Italia né agli italiani". Duro anche Anzaldi (Pd), che parla di intimidazione. "Mai si erano sentiti toni del genere, così intimidatori, anche contro i dipendenti della pubblica amministrazione. Ecco perche' Luigi Di Maio ha tenuto la delega alle Comunicazioni. Come fa il presidente Fico a non prendere le distanze?".
Maurizio Lupi, coordinatore di Noi per l'Italia invece invitare a guarda in casa propria. "- ".DiMaio vuole censire i .raccomandati. Può iniziare da Lanzalone. L`avvocato amico dei 5 Stelle "premiato" con l`Acea" ha scritto su Twitter. Mentre Tommaso Cerno, senatore del Pd, legge l'iniziativa come una sorta di concorrenza interna alla maggioranza. "Di Maio ha imparato in fretta la parola censimento da Salvini e non vedeva l'ora di usarla anche lui - dice -. Così il governo dei due mezzi premier ha ingaggiato una gara a chi censisce di più. Con la Lega decisamente avanti sugli inseguitori a Cinque stelle".