Destiny 2, Bungie si gioca il tutto per tutto con l'espansione di settembre
Abbiamo testato con mano la campagna di Destiny 2: I Rinnegati e la nuova modalità Azzardo. Ecco com'è andata
Con l'espansione di settembre, Destiny 2 si troverà di fronte a un bivio cruciale. Il secondo capitolo della saga sparatutto può più sbagliare: lo sa Bungie, lo sanno anche i fan che, dopo la delusione del sequel e dei primi due DLC a pagamento, hanno fissato al 4 settembre l'ultima possibilità per redimere (o condannare definitivamente) il progetto dagli autori di Halo.
Ospiti di Activision all'interno di una stanza privata del Convention Center di Los Angeles, abbiamo provato con mano dapprima la storia della nuova espansione I Rinnegati, per poi accomodarci nello showfloor e testare la novità più succosa del nuovo pacchetto: la modalità Azzardo, interessante fusione tra la modalità PvE (giocatore contro computer) e quella PvP (giocatore contro giocatore) che promette di rivoluzionare il genere degli sparatutto. Ecco le nostre impressioni sulle novità svelate da Bungie.
UN SACRIFICIO CORAGGIOSO Per attirare l'attenzione e convincere anche i fan più scettici del cambio di rotta,
a volte bisogna fare dei sacrifici importanti: la scelta della software house di
uccidere il personaggio più popolare della saga, il mentore dei Cacciatori
Cayde-6, è proprio figlio della volontà di Bungie di riprendersi quella fetta di appassionati delusi dal tono poco serioso e più giovanile che la campagna (prima) e l'espansione
La Maledizione di Osiride (poi) hanno dato al franchise, svilendo a conti fatti tutto ciò che gli sceneggiatori avevano costruito con centinaia di storie e leggende costruite nel famigerato
Grimorio del primo episodio.
La prima missione de I Rinnegati ci riporterà dunque sull'Atollo, ma in una porzione completamente inedita dello scenario già visto nel capitolo originale, mostrandoci la fuga di otto Baroni di una nuova razza di nemici chiamata
Infami da una struttura familiare come la
Prigione degli Anziani. In compagnia di Cayde-6, il giocatore dovrà sventare la fuga dei maggiori criminali del sistema solare, arrivando a fronteggiare un'altra vecchia conoscenza della saga: il
Principe Uldren, che si scoprirà aver architettato la fuga degli otto Baroni per vendicarsi dell'Avanguardia per la morte della sorella
Mara Sov (sparita nel primo capitolo proprio per proteggere i giocatori dagli attacchi di una divinità nemica tra gli Anelli di Saturno). E sarà proprio lo spietato Uldren, primo nemico dalle fattezze umane nella storia della serie, a uccidere l'amatissimo Cayde-6 con sorprendente freddezza, creando nel giocatore un sentimento di rabbia e voglia di rivalsa che sarà alla base della nuova espansione.
Per quanto le premesse siano senza dubbio buone, lo stesso non può dirsi della struttura della missione, che ambientazione inedita a parte si è confermata più tradizionale del previsto: si corre, si sparano gli alieni cattivi fino a fronteggiare uno o più boss di fine livello e assistere alla scena filmata. Qualche piccola novità marginale, in teoria, ci sarebbe pure: si tratta di una sorta di mini-orda, ovvero un'invasione perenne da parte di truppe nemiche, che si esaurirà solo al completamento di particolari obiettivi. Tuttavia, vista la semplicità degli obiettivi richiesti, non ci è sembrata certamente una innovazione tale da giustificare un cambio di rotta da parte di Bungie.
LIBERTÀ TOTALE Se da una parte gli sviluppatori hanno deciso di rifugiarsi sullo stile tradizionale delle missioni a cui siamo abituati ormai da quattro anni, l'azienda ha imparato la lezione quantomento per ciò che riguarda il gameplay: a partire da settembre, infatti, i giocatori di Destiny 2 potranno
personalizzare completamente l'equipaggiamento, abbandonando le attuali restrizioni per scegliere quale arma posizionare in uno dei tre slot disponibili.
Volete utilizzare tre fucili a pompa? Potrete farlo. Giocare dalla distanza con fucile di precisione, il
nuovo arco e lanciarazzi? Potrete fare anche questo. Si tratta di una
novità sostanziale che rende la sperimentazione nuovamente divertente, spingendo i Guardiani a tentare nuove strade per raggiungere l'obiettivo nel modo che più riterranno opportuno.
A proposito dell'arco, si tratta di un
nuovo archetipo di arma leggendaria che, nella versione da noi testata, era disponibile anche in un'edizione
esotica con abilità esclusive, come ad esempio la possibilità per ogni freccia di dividersi in molteplici proiettili traccianti. Dopo una manciata di minuti ad abituarsi al nuovo concept, ci siamo trovati estremamente a nostro agio con la nuova arma, tanto da non averla più abbandonata nel corso del test. Sicuramente un'ottima aggiunta da parte di Bungie, che in combinazione con il rinnovato sistema delle armi promette di aumentare esponenzialmente il divertimento e il fattore novità, che nell'universo di Destiny mancava ormai da tempo.
NON È UN AZZARDO La vera novità, dicevamo, sarà l'introduzione di una modalità ibrida chiamata
Azzardo, che metterà
due squadre composte da quattro giocatori ciascuna in competizione per sconfiggere al più presto un nuovo tipo di nemico chiamato
Primordiale, nient'altro che un gigantesco boss Corrotto. Le due squadre
saranno posizionate all'interno di due arene distinte, ognuna invasa da nemici che, se sconfitti, forniranno una
particella. Depositando questa particella all'interno di una struttura centrale, otterrete un punto.
Qui i giochi iniziano a diventare interessanti: ogni giocatore potrà raccogliere simultaneamente al massimo
15 particelle, e dovrà cercare di depositarle al più presto per evitare di perderele in caso di sconfitta: a ogni morte, infatti, perderete tutte le particelle non depositate fino a quel momento. Bungie continua ad aggiungere profondità a questo sistema permettendo di
ostacolare la squadra avversaria in base al numero di particelle che depositerete: con 5 particelle, potrete inviare nell'arena avversaria un
corrotto leggero, con 10 particelle un
corrotto medio, e infine con 15 particelle un
corrotto pesante. Lo stesso, ovviamente, potranno fare i vostri avversari per mettervi in difficoltà.
Il bello, però, arriverà a
25 particelle depositate: in questo caso si aprirà un portale che permetterà a un Guardiano di
invadere l'arena avversaria, impedendo al contempo di depositare altre particelle al team rivale. L'invasore potrà sabotare la squadra nemica uccidendone i membri del team, ma avrà a disposizione soli 30 secondi prima di tornare alla sua base. La partita procederà su questa falsariga fino al deposito di
75 particelle da parte di una o l'altra squadra: una volta raggiunto, potrete evocare il succitato Primordiale e tentare di sconfiggerlo al più presto possibile. Ma attenzione: evocando il Primordiale abiliterete il portale con cui la squadra rivale potrà invadere la vostra arena, rendendo il tutto molto pepato e divertente.
Dopo aver completato una manciata di partite in questa modalità, non abbiamo dubbi: con Azzardo, Destiny 2 può ambire a risollevarsi dopo un anno difficile e, al netto di altre migliorie come il ritorno delle Imprese e Collezioni, ma anche di nuovi assalti, armi, armature ed equipaggiamento esotico che dovrebbero rendere l'esperienza di gioco ancora più varia e soddisfacente. L'appuntamento è previsto al 4 settembre, quando Destiny 2: I Rinnegati sarà disponibile su PC e console.
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