Fino al 23 settembre

La nuova installazione di Christo: barili colorati e riflessi impressionisti sul lago londinese di Hyde Park

L'artista ha deciso di realizzarla dopo la morte nel 2009 della compagna di una vita che progettava tutte le loro opere

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È un'opera d'arte contemporanea ma crea un effetto impressionista sullo skyline di Londra e sullo scintillante lago Serpentine la "Mastaba" dell'artista bulgaro Christo. Non è casuale il luogo scelto, lo specchio d'acqua che divide esattamente in due il reale Hyde Park, dove l'installazione resterà fino al 23 settembre. Così come i colori - blu, rosso, e malva - di questi 7.506 barili galleggianti e contenenti benzina. La forma tronco-piramidale è quella di un'antica tomba egizia, la mastaba appunto, che ha sempre affascinato Christo e la sua compagna, insieme alla quale - come sempre - l'opera è stata concepita.

Le caratteristiche - L'installazione pesa 600 tonnelate, è alta 20 metri, lunga 40 e larga 30 ed è tenuta ferma da 32 ancore. Poggia su una piattaforma galleggiante di cubetti di plastica e ricopre l'1% della superficie del lago.

La progettazione - Christo Yavachev e  la sua compagna, Jeanne-Claude Denat de Guillebon, sognavano di realizzarla da quasi mezzo secolo, affascinati dalla forma della tomba degli antichi egizi. Dopo la morte della donna, in seguito ad aneurisma cerebrale, nel 2009, Christo aveva annunciato il progetto. I lavori sono iniziati il 3 aprile con il team di JK Basel, Deep Dive Systems e Coventry Scaffolding e con l'aiuto dell'ingegnere di Schlaich Bergermann.

Il messaggio - “In realtà non ci sono messaggi - ha dichiarato l'artista, - c’è qualcosa che bisogna scoprire da soli. Non posso guidarti, devi sviluppare i tuoi sensi. Non ci sono parole per spiegartelo, devi guardare. E ovviamente se non hai questi sensi, è molto difficile ammirare il progetto ”. E ancora: "Il nostro progetto è del tutto irrazionale, non c'è alcuna propaganda, va oltre ogni cosa. Amo l'arte da cui nasce il piacere, l'arte totalmente superflua".

L'artista - Più che di "artista", bisognerebbe parlare di "artisti", perchè Christo Yavachev ha lavorato per quasi mezzo secolo, dal 1961 precisamente, con la sua compagna Jeanne-Claude Denat de Guillebon. Lei organizzava e progettava, lui si occupava della realizzazione. Nati lo stesso giorno, il 13 giugno 1935, lui in Bulgaria, lei in Marocco, si erano conosciuti per caso, quando Jeanne-Claude aveva commissionato nel '58, a quello che poi sarebbe diventato il suo compagno di vita, il ritratto di sua madre. La loro relazione, però, era iniziata solo più tardi, quando Jeanne-Claude sveva lasciato il fidanzato, e poi marito, Philippe Planchon dopo la luna di miele perché in attesa di un figlio da Christo. 

Le opere precedenti - La coppia ha realizzato opere e installazioni a Colonia, Parigi e dal '64 in poi negli Stati Uniti, dove si erano trasferiti insieme e dove tuttora Christo vive nella casa del quartiere newyokese di Soho, condivisa con la compagna fino alla sua morte. I due artisti sono artefici della Land Art: intervengono sul paesaggio e lo modificano. Molto note loro opere realizzate con il tessuto, "imballando" monumenti o stendendo lunghi teli in luoghi in cui la natura ha una forte presenza. Una delle più famose è "Running Fence". Realizzata tra il '72 e il '76, si estendeva per 40 chilometri tra i pendii della campagna californiana, a nord di San Francisco.

Christo in Italia - In Italia è stato conosciuto per "The Floating Piers", la passerella sul Lago d'Iseo che nel 2016 attirò ben 200mila persone.