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Ocse, Gurria: la disoccupazione ha alimentato i populismi Ue

Il segretario dell'Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo è intervenuto anche sui dazi affermando che minacciano di rallentare l'economia e sui conti pubblici, invitando i Paesi a intervenire

ap-lapresse

"La disoccupazione è sotto i livelli pre-crisi, la ripresa si è rafforzata", ma i miglioramenti sono "ancora fragili e l'elevata disoccupazione ancora presente in alcuni Paesi ha spinto il sostegno ai partiti anti-Ue". Lo ha affermato il segretario generale dell'Ocse Angel Gurria al Parlamento Ue. L'Eurozona sta crescendo in modo "robusto" e i Paesi dovrebbero approfittare dell'espansione per "migliorare la loro posizione di bilancio".

" Le tensioni sul commercio minacciano di rallentare, se non di deragliare, l' economia, dobbiamo esserne consapevoli e raccomandiamo di risolvere il problema nei forum multilaterali", ha poi affermato il segretario generale dell'Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico rispondendo alle domande degli eurodeputati. Gurria ha spiegato che esiste un "forum istituzionale" creato dal G20 proprio sull'acciaio, ed è lì che "possiamo affrontare la sostanza del problema", cioè il fatto che abbiamo "troppo acciaio", e non le sue "manifestazioni", cioè dazi e misure di risposta ai dazi. Per Gurria immigrazione, investimenti, clima e commercio sono temi "multilaterali per definizione" e l'unica soluzione è a quei livelli.

Secondo l'Ocse l'Eurozona sta crescendo in modo "robusto" e i Paesi dovrebbero approfittare dell'espansione per " migliorare la loro posizione di bilancio". In particolare, quelli ad alto debito "dovrebbero assicurarne una discesa significativa", consapevoli che "il consolidamento di bilancio è desiderabile quando i tempi sono buoni". Bisognerebbe anche semplificare le regole del Patto, "mantenendo la necessaria flessibilità per tenere in considerazione la situazione economica".

L'Ocse invita poi a procedere con la " condivisione del rischio necessaria per una Unione monetaria sostenibile e resiliente", e a ridurre i crediti deteriorati per "aumentare credito e investimenti". Inoltre, l'Ocse chiede di completare l'Unione bancaria, creando subito un "backstop" per il fondo salva-banche, e di trovare un accordo sullo schema di assicurazione comune dei depositi. E per allentare il legame potenzialmente dannoso tra banche e debito sovrano, propone di introdurre "tariffe" che aumentano con il grado di concentrazione di titoli nei portafogli delle banche.

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