La Banca centrale europea taglierà gli acquisti di titoli attraverso il Quantitative easing a 15 miliardi di euro al mese da ottobre a dicembre, per poi farli scendere a zero da gennaio in poi. Lo scrive l'Eurotower in una nota, aggiungendo che Francoforte intende continuare a reinvestire il capitale dei bond acquistati che giungono a scadenza ancora "a lungo dopo la fine degli acquisti netti".
La decisione di terminare il Qe è stata presa, ha detto Draghi, dopo "un'attenta valutazione dei progressi fatti", la cui conclusione è che l'aggiustamento dell'inflazione verso l'obiettivo è "sostanziale". La Bce ha infatti rivisto al rialzo le proprie stime sull'inflazione dell'eurozona all'1,7% per quest'anno e per il 2019 dal precedente 1,4%.
La Banca centrale europea, ha sottolineato il presidente, è comunque "pronta a rivedere i propri strumenti di politica monetaria" se fosse necessario per assicurare il necessario livello di stimolo monetario. Che, secondo Draghi, deve essere ancora "significativo", e per questo la riduzione del Qe mantiene "un ampio grado" di accomodamento nella politica monetaria.