lezioni di integrazione

Torino, liceale musulmano rispetta il Ramadan, i compagni spostano la cena di classe

Il 17enne marocchino: "Non avevo chiesto nulla, ma mi ha fatto molto piacere quest'attenzione"

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Rada Herradi, 17 anni, frequenta il liceo scientifico Albert Einstein a Barriera di Milano, uno dei quartieri più multietnici di Torino. Nato in Italia da genitori marocchini, è musulmano e il rispetto del Ramadan gli ha imposto di non cenare fino alle 22. Un orario un po' insolito per una festa tra adolescenti, ma incuranti di ciò, i suoi compagni di classe, rimandano la cena di fine anno di qualche ora.

Molti di loro hanno dovuto chiedere ai genitori il posticipo dell'orario di rientro a casa. Gli adulti, però, non hanno potuto che rispondere positivamente di fronte a una simile lezione di solidarietà, comprensione e accettazione delle differenze culturali.

"Un gruppo di adolescenti ci ha insegnato cos'è la vera integrazione", spiega Luisa Mondo, una mamma che ha raccontato la storia in un post Facebook.

"Non capiamo questo stupore. Siamo una classe e volevamo esserci tutti, abbiamo cercato di andare incontro alle esigenze di ciascuno", hanno risposto gli studenti, rimarcando così ancor più la naturalezza di un gesto che diviene subito sui social simbolo dell'inclusione reale e non solo predicata.

Un'azione che nella sua spontaneità ha reso felice Raid. "Mi ha fatto davvero piacere quest'attenzione - ha dichiarato -. Non avevo chiesto nulla. Mi hanno domandato a che ora fosse il tramonto e hanno prenotato mezz'ora piu' tardi. Così sono potuto andare anche io. Non lo avrei mai immaginato".