Gli addetti del depuratore di Termeno, in Alto Adige, hanno trovato all'interno delle vasche dell'impianto, che smaltisce le acque nere di otto Comuni della Bassa Atesina, un feto di circa sei mesi. Per risalire alla madre, i carabinieri dei Nas di Trento stanno contattando i ginecologi e le cliniche della zona. Potrebbe trattarsi di un aborto spontaneo, ma va chiarito come il feto sia finito nelle fognature.
Il feto rinvenuto è di circa 20 settimane, di sesso femminile e non riporta lesioni esterne tali da determinare un aborto spontaneo. La procura ipotizza perciò un'interruzione di gravidanza verosimilmente indotta. Al fine della identificazione degli autori del reato, ha quindi aperto un fascicolo a carico di ignoti, ipotizzando il reato di interruzione di gravidanza. Il feto, sul quale sono state svolte analisi tossicologiche e prelievo del Dna, rimane sequestrato e conservato in cella frigo. La procura di Bolzano ha delegato le indagini per l'identificazione della madre alla polizia giudiziaria e al Nas carabinieri di Trento.