Ragazza sparita nel Milanese, amico della coppia in auto: li ho lasciati soli
Il ragazzo era stato notato da un testimone, che ha raccontato ai carabinieri che, durante l'ultimo viaggio dei fidanzati prima della scomparsa di lei e del suicidio di lui, sull'auto c'era anche un'altra persona
Si affievoliscono le speranze di ritrovare ancora viva Sara Luciani, la 21enne di Melzo (Milano) scomparsa venerdì. Dopo il ritrovamento, in un canale, del paraurti dell'auto sulla quale è stata vista l'ultima volta con il fidanzato, il 31enne Manuel Buzzini, trovato impiccato la mattina successiva, il timore è che anche la giovane sia morta. Una terza persona era in auto, un loro amico che a un certo punto della serata avrebbe lasciato i due da soli.
Un testimone aveva raccontato ai carabinieri di aver visto salire Sara sulla vettura guidata dal suo compagno, la Golf il cui paraurti è stato ritrovato nel canale Muzza, aggiungendo di aver
notato un braccio sporgere dal lato del passeggero anteriore. L'amico della coppia è stato già sentito e ha spiegato che
a un certo punto della serata se ne sarebbe andato, lasciando i due giovani da soli. I due, pare, litigassero nell'ultimo periodo. Secondo gli inquirenti il ragazzo non c'entra nulla con quello che sembra essere un omicidio-suicidio.
Intanto, i primi esiti dell'autopsia hanno confermato che il giovane, con un
passato di tossicodipendenza e che pare continuasse a fare
uso di cocaina, è morto per impiccagione e che non aveva segni evidenti di lesioni. Nell'ambito dell'indagine, condotta dai carabinieri, è stato ritrovato nel Muzza, un canale artificiale, lo zainetto di Buzzini con dentro materiale da pesca. Nel canale stanno proseguendo le ricerche per trovare la ragazza. Non è stata ancora trovata nemmeno l'auto.
Tutte le persone ascoltate hanno ricordato
Sara e Manuel come una coppia affiatata, talvolta "fin troppo", lasciando intendere un
rapporto quasi morboso. Si erano conosciuti un anno fa e da quel momento entrambi hanno lentamente allentato i rapporti con l'esterno, ritagliandosi una cornice di intimità che talvolta, agli amici, è apparsa preoccupante per la progressiva
esclusione dalla vita sociale. Condividevano la scelta di
abbandonare lo smartphone e quella di limitare l'uso dei social network. Sembra che la ragazza non avesse Facebook ma sul profilo di Manuel, alla voce "descrizione", aveva scritto il nome di Sara tra due cuori.
Per gli investigatori
l'ipotesi più accreditata resta quella dell'omicidio-suicidio. Buzzini è passato a prendere la compagna attorno alle 22 di venerdì, le telecamere hanno filmato l'auto passare nel centro di Cassano d'Adda pochi minuti prima dell'una. Il 31enne avrebbe dunque ucciso la ragazza e spinto la sua Golf nella Muzza, un canale artificiale che attraversa le province di Milano, Cremona e Lodi. Poi è tornato indietro a piedi: un'altra telecamera lo ha ripreso alle 4 mentre scavalca il cancello dell'abitazione dove vive la nonna. Quest'ultima lo ha
trovato impiccato la mattina seguente. Aveva gli abiti inzuppati dalla cintola in giù, e le scarpe erano sporche di fango, a conferma dell'ingresso nelle acque limacciose.
Buzzini non ha mai avuto problemi con la giustizia, e l'unico dato "estraneo" nella regolarità della sua vita è un ricovero nel 2013 in una comunità di recupero per tossicodipendenti. L'operaio non ha lasciato biglietti per spiegare il suo gesto, sui motivi non c'è alcuna spiegazione. Intanto i sommozzatori dei vigili del fuoco continuano a
scandagliare il fondo del canale, ma per ora sono stati ritrovati solo il paraurti e la targa dell'auto: di Sara nessuna traccia.
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