Bando al gasolio: la Lombardia contro Sala
La Low Emission Zone non piace alla Regione
È scontro tra la Regione Lombardia e il Comune di Milano sul bando ai veicoli diesel Euro 0, 1, 2 e 3 che scatterà il 21 gennaio 2019. Al plauso di Greenpeace e altre associazioni ambientaliste alla decisione del sindaco Sala si contrappone la Regione Lombardia, che vede la “Low Emission Zone” come una proibizione eccessiva per tanti automobilisti, che saranno costretti a cambiare auto per lavorare tra il capoluogo e lʼhinterland.
Lʼaspetto più rilevante della “Low Emission Zone” è lʼestensione dell’area allʼintera città di Milano e non soltanto al centro storico delimitato attorno allʼattuale Area C. In pratica Milano vuole diventare una città No Diesel, come sarà Amburgo in Germania, tanto che a ottobre 2019 il bando alla circolazione dei veicoli a gasolio sarà esteso agli Euro 4. Si salvano al momento le auto a gasolio Euro 5 e 6, per le quali i divieti di circolazione dovrebbero scattare a fine 2024. Il grosso problema della “LEZ” è però rappresentato dalle telecamere che rilevano gli ingressi in città. Sala parla di 180 varchi da controllare, ma per lʼinizio del 2019 non ce ne saranno in funzione più di 12! Il resto dei controlli sarà affidato alla polizia locale e allʼeffetto deterrente della segnaletica che avviserà sui divieti.
Per lʼassessore regionale Cattaneo la strategia “no diesel” del Comune guidato da Sala non prende in considerazione tanti altri fattori: i danni al commercio, i problemi di viabilità che ne derivano, e il fatto che lʼinquinamento di Milano non dipende soltanto dai gas di scarico ma da altri fattori come riscaldamento e reflui zootecnici. Meglio sarebbe stato concordare una strategia comune con la Regione, anche per stabilire eventuali incentivi per favorire il ricambio del parco circolante.
SU TGCOM24