PRENOTAZIONI ONLINE SOLD OUT IN DIECI MINUTI

Liberato è a Milano, secondo live gratuito dell'artista dall'identità sconosciuta

In 6mila hanno assistito al concerto del cantante napoletano alla Barona, quartiere periferico del capoluogo lombardo

© da-video

Il copione è stato lo stesso di quello adottato sul lungomare di Napoli esattamente un mese fa. Felpa e cappuccio calato sulla testa, Liberato, l'artista dall'identità sconosciuta, è salito sul palco a Milano, alla Barona, senza tradire le attese. In 6mila fortunati (le prenotazioni online sono andate in fumo in 10 minuti) lo aspettavano per il suo secondo live gratuito...

Emerso nel 2017 con le canzoni 'Nove maggio' e 'Tu t'e scurdat' 'e me', Liberato è diventato subito un "fenomeno" musicale. Il volto sempre coperto, il mistero sulla sua identità e quel mix di neomelodico, hip hop, elettronica e R&B, con forti eredità liriche della canzone partenopea, ne hanno fatto una star.

Nemmeno un'ora di show per offrire al pubblico, a dir poco in delirio, tutto il suo, esiguo ma prezioso repertorio, sei canzoni, con una solida base musicale, che hanno innescato veri e propri cori da stadio. Da 'Nove maggio', vera e propria hit, a 'Intostreet' e 'Je te voglio bene assaje', ultimi singoli usciti in tandem che completano un arco narrativo romantico e disperato: una storia di amori tra ceti e mondi diversi, immortalata nei video di Francesco Lettieri, il cui protagonista ricorrente Adam Jendoubi peraltro era presente.
Poche parole per il pubblico ("Ue' milanè") e tanti gesti per incitarlo. E poi 'Gaiola portafortuna' e 'Me staje appennenn' amo'' fino alla chiusa 'Tu t'e scurdat' 'e me', quando con il pugno alzato l'artista scompare in una nuvola di fumo proprio come era arrivato. A introdurre e accompagnare l'artista, impegnato alla tastiera elettrica, con i loro drum pad sono due 'cloni', ugualmente incappucciati e coperti da fazzoletto sul volto.

Simbolo di una Napoli nuova o almeno desiderosa di affermare il suo rinnovamento Liberato è diventato una presenza quasi mistica nell'universo hip hop. Sulla sua identità segreta le ipotesi e le congetture si rincorrono da un anno, l'ultima è arrivata in questi giorni da Bojack Horseman protagonista di una serie tra le più seguiti di Netflix che lo associa ad uno dei suoi bizzarri personaggi: tre bambini che riescono a spacciarsi da uomo d’affari, mettendosi uno sull’altro e coprendosi con un impermeabile.