Un atto di purificazione

Il caso della coppia dell'acido raccontato in un minuto

"Quarto Grado Files" ripercorre la vicenda di Martina Levato e Alexander Boettcher, che a Milano hanno cercato di sfigurare tre persone

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In questa puntata, "Quarto Grado Files" - la video rubrica legata al programma televisivo condotto da Gianluigi Nuzzi e Alessandra Viero che ripercorre i più importanti fatti di cronaca - si concentra su Alexander Boettcher e Martina Levato, ribattezzati "la coppia dell’acido".

Tutto inizia il 3 novembre 2014, quando, poco dopo le 5,30 del mattino, uno studente 24enne, Stefano Savi, viene aggredito con l’acido. Dodici giorni dopo, a subire un assalto simile è il fotografo Giuliano Carparelli. Anche a lui viene gettato addosso dall'acido, ma, fortunatamente, riesce a ripararsi grazie a un ombrello. Il 28 dicembre, è la volta dello studente Pietro Barbini: il ragazzo, accompagnato dal padre, riesce però a bloccare l’aggressore. È Alexander Boettcher, 33 anni, italo-tedesco, che viene subito arrestato. Poco dopo viene arrestata anche Martina Levato, la fidanzata di Boettcher.

È proprio lei la chiave per unire i tre casi: tutte le vittime, infatti, avevano avuto delle relazioni più o meno durature con la ragazza. Le aggressioni sarebbero state un atto di purificazione di Martina, ideate dai due amanti. I giovani avevano un complice, Andrea Magnani, arrestato il 3 febbraio 2015 e condannato a 9 anni e 8 mesi in secondo grado.

La Levato è stata condannata a 20 anni di reclusione. A Boettcher sono stati invece dati 14 anni dalla Cassazione per l’aggressione a Barbini, e 23 in appello per le altre due. In carcere, Martina ha partorito un bambino, figlio di Alexander: la Cassazione ha deciso che il piccolo è adottabile.