AL SAN PAOLO DI NAPOLI

Pino Daniele, da Jovanotti a Ramazzotti: l'omaggio tra lacrime e ricordi

Più di 45 mila persone hanno cantato sulle note dell'artista al San Paolo di Napoli

Una notte magica. All'insegna del ricordo di Pino Daniele, in cui la musica italiana si scopre una grande famiglia nel segno dell'amicizia. Sono tantissimi gli artisti che gli hanno reso omaggio al San Paolo di Napoli che ha registrato 45 mila presenze. Da un commosso Jovanotti ai ricordi di Baglioni, da l'omaggio "anema e core" di De Gregori alle mattatrici Gianna Nannini, con "Anna verrà" e Fiorella Mannoia, la sua band con il sax di Senese ed Emma.

"Yes I Know My Way" è stato il leitmotiv della serata "Pino è" in cui ha aperto proprio Pino, con la sua band sul palco, apparendo sul maxischermo. Arriva subito il grande amico Jovanotti, con un rap omaggio. Ed è ancora un filmato di Daniele a presentare Alessandro Siani. "Putesse essere allegro" canta Lorenzo, ma è commosso. Biagio Antonacci saluta l'amico con "Che Dio ti benedica" e con la Amoroso cantano "Che male c'è". Giuliano Sangiorgio si cimenta nel classico "Quanne chiove" dove il sax di Senese è protagonista, raggiunto da Emma.

Vanessa Incontrada sullo schermo ricorda come Daniele cantava le donne e lancia Giorgia "In questo immenso". De Gregori racconta che a Pino piaceva "Generale" e chiama Enzo Avitabile a duettare in napoletano. Vincenzo Salemme ricorda quando gli regalò la colonna sonora di "Amore a prima vista" e la canzone "Si forever". Ed arriva anche il momento di Ramazzotti, amico carissimo dell'artista napoletano, con "O scarrafone" e tanti ricordi: "Un rapporto bellissimo il nostro, sin dall'88, per me era sempre un mito, ho amato di lui tantissime cose, ma su tutto l'album Nero a metà" dice prima di partire con "quell'autostrada è un muro".

Poi di nuovo il duo dei sodali si ricompone con Jovanotti sul palco e "a me mi piace 'o blus", c'è chi sventola bandiera dello storico concerto dei tre artisti. Tocca poi a Baglioni, che propone al piano "Alleria", racconta la sua amicizia e mostra la loro foto davanti al mare, l'ultima chiacchierata. Panariello declama "o sai comme fa o core" di Troisi ("Pino me lo aveva concesso") ed arrivano poi Elisa e la Mannoia. "L'ho conosciuto alla fine degli anni '60, è lui il ragazzo con il pianoforte sulle spalle della notte prima degli esami" rivela Antonello Venditti prima di cantare la sua hit. "Io so' pazzo" la presenta un filmato con Corrado e la performance è perfetta per Gianna Nannini.

Brignano parla di Roma e delle somiglianze con Napoli, poi dell'ammirazione di Pino per la Magnani, Eduardo Leo conquista il pubblico confessando di non aver mai compreso, come tanti non napoletani, alcune parole delle canzoni. Mannoia ricorda le grandi risate insieme, Clementino canta a modo suo la "tazzulella di caffè" e si pensa ad Eduardo, il Volo duetta con la voce di Pino nel classico "O sole mio", la Vanoni interpreta "Anima", Ranieri sceglie "Cammina, cammina".