Il figlio dell'uomo trovato morto nel tardo pomeriggio di sabato a San Martino in Rio (Reggio Emilia) con il cranio sfondato da colpi di martello, è stato fermato per omicidio e tentato omicidio: è accusato anche di aver gravemente ferito la madre, ricoverata in coma farmacologico in ospedale. L'uomo, Marco Eletti, 33 anni, è stato interrogato da pm e carabinieri che hanno rilevato numerose incongruenze nel suo racconto.
Il corpo di Paolo Eletti, 58 anni, era stato trovato ieri sera nella sua casa di San Martino in Rio, nella bassa reggiana, con il cranio sfondato a colpi di martello. A poca distanza da lui, in stato di semi incoscienza, c'era la moglie, Sabrina Guidetti, con tagli ai polsi. A dare l'allarme era stato, attorno alle 17, proprio il figlio che, in stato di shock, aveva chiamato i soccorsi anche per un principio d'incendio scaturito dal garage. La donna è stata portata all'ospedale di Reggio Emilia in condizioni gravissime: è ricoverata, in pericolo di vita, in coma farmacologico.
I sospetti degli inquirenti si sono subito concentrati sul figlio, uno scrittore italiano di romanzi e racconti, conosciuto soprattutto per "Sotto stato d'assedio" e "La regola del Numero Sette", quest'ultimo in attesa di un accordo di traduzione e distribuzione per il Regno Unito, la Germania e la Spagna. Il giovane è stato sentito dai carabinieri del nucleo investigativo della compagnia di Reggio Emilia e dalla pm Piera Giannusa che coordinata le indagini. Viste le numerose incongruenze tra il racconto del giovane e le risultanze delle indagini, in mattinata è scattato il fermo per l'omicidio del padre e il tentato omicidio della madre.
Il movente sarebbe, secondo le prime ricostruzioni, legato a questioni di soldi, che avrebbero portato a frequenti liti, l'ultima delle quali, sempre secondo l'ipotesi accusatoria, sarebbe scaturita nell'aggressione che ha provocato la morte dell'uomo e il grave ferimento della moglie. La casa di San Martino in Rio è stata sequestrata.