Si è lasciata alle spalle il "mestiere" e ha puntato tutto sulla verità. Dolcenera è andata alla ricerca delle radici della musica del Sud e, complice il viaggio che ha fatto tra California, Cuba e Brasile, si sente più libera. Libera di condividere in rete le canzoni, libera di reinterpretare brani di Sfera Ebbasta e Young Signorino. Manuela presenta a Tgcom24 il nuovo singolo "Un altro giorno sulla terra" e confessa: "Non ho più paura".
Il brano è scritto e arrangiato da te, ce lo racconti?
Nasce dalla volontà di avere come fuoco del disco percussioni del sud del mondo, dopo un viaggio di piacere con il mio fidanzato in California, Florida, Cuba e Brasile. In quel momento ascoltavo Nina Simon, afro-trap francese, sentivo questa vicinanza tra l'ossessione del pianoforte e la sua ritmica, e poi tutto ha preso forma nella volontà di scrivere qualcosa che fosse primordiale nei suoni. Ci sono 1202 tracce di percussioni che creano un flusso ritmico e mi è piaciuto incentrare il suono sui fiati, che sono potenti e danno gioia.
C'è la saudade...
Sì, la consapevolezza del presente e la difficoltà del vivere quotidiano e la voglia di vedere un futuro positivo.
Si sente che questo viaggio ti ha cambiato, hai detto che ti ha fatto riscoprire la tua anima black. Cosa è scattato?
Sono sempre alla ricerca di visceralità e di verità. Sono voluta andare alla ricerca delle radici della musica, essendo meridionale mi ci sono ritrovata. Tutti i popoli del Sud sono accomunati dall'uso delle percussioni, che è evocativo. Quasi da danza attorno al fuoco. Che significa anche essere in contatto con la natura, ho sentito fortemente questo bisogno incredibile di condividere.
Che però fa a botte con le cover di rapper che hai reinterpretato, in cui i testi spesso raccontano 'io ce l'ho fatta e gli altri rimarranno nel ghetto'...
Il punto di non comunione è proprio questo. E' il vero punto di separazione, siamo lontani nei testi. Il mio messaggio è un altro: 'Inutile che ci sono delle singolarità con successo, perché le grandi cose sono sempre nate con gruppi di persone.
Ti senti finalmente libera?
Non ho avuto la paura di mettermi in gioco. Chissenefrega. Se mi va di fare una canzone e pubblicarla in rete, lo faccio. Prendendomi le mie responsabilità. Eseguo i brani con dignità e serietà.
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La risposta c'è stata, con il video della cover di Yong Signorino hai totalizzato più di due milioni e mezzo di visualizzazioni. C'è chi polemicamente dice che è stato marketing, cosa rispondi?
Che è già un personaggio molto discusso. Anche se l'idea di suonarci Bach sotto è stata una genialata. E' un pezzo che non ha accordi, c'è solo un basso nebuloso, la scansione ritmica del suo testo era simile a diverse composizioni di Bach mi è venuta lìidea.
Anche in "Cupido" di Sfera Ebbasta ci hai messo Caruso di Dalla...
Gli accordi erano uguali, poi Cupido è una canzone vera e propria.
Ci saranno duetti nel nuovo album, magari con qualche rapper?
Chi lo sa se qualcuno vorrà farli... A me piacerebbe, a cominciare da MHD...
L'esperienza a "The Voice" cosa ti ha lasciato?
Una sensazione di libertà, posso fare artisticamente quello che mi va. Ho voglia di essere sincera e di non indossare una maschera. Come a casa mia. Sono me stessa, faccio quello che mi sento, con onestà e rispetto. Non dimentico mai che la musica ha un valore e che il mio compito è quello di accrescerlo, sia che io faccia una cover sia un pezzo mio.