I "MOSTRI" DEL CIRCEO

Circeo, parla il cugino di Rossella Corazzin: "Quei mostri hanno distrutto la nostra famiglia"

Secondo le parole di Angelo Izzo la 17enne friulana è stata rapita e portata sul lago Trasimeno dove è stata violentata fino alla morte

© tgcom24

Rapita, violentata e poi assassinata. Questa secondo Angelo Izzo, uno dei "mostri" del Circeo, sarebbe stata la tragica fine di Rossella Corazzin, la 17enne friulana scomparsa nel nulla nel 1975 il cui caso è sempre rimasto un giallo. "E' terribile venire a scoprire adesso che Rossella fu portata sul lago Trasimeno per subire quello che subito per poi essere ammazzata", dice Enrico Corazzin, il cugino della giovane, ai microfoni di NewsMediaset. E' uno dei pochi familiari a poter commentare la notizia della confessione di Izzo. La mamma e il papà della ragazza sono morti a causa "di un dolore diventato insopportabile".

"Il padre di Rossella è morto di crepacuore, per non parlare della madre che spese tutta la vita a cercare sua figlia. Era distrutta, per anni, ogni sera, le ha rifatto il letto", dice il cugino. Secondo quanto dichiarato da Angelo Izzo, Rossella sarebbe stata rapita il 21 agosto '75: attirata con la scusa di fare della fotografie, poi caricata su una jeep e portata sul lago Trasimeno. Lì per tre settimane fu segregata in una villa dove fu violentata ripetutamente dal branco e infine uccisa. "In quei giorni la disperazione portò la famiglia a contattare un medium. Ci disse che Rossella era vicino a dell'acqua e che stava soffrendo", ammette Enrico.