L'Sos dei terremotati di Norcia: "Non calpestate la fioritura di lenticchie per i selfie, è la nostra ricchezza"
Sulle pagine social della comunità di Castelluccio rimbalza l'allarme sui turisti che distruggono le coltivazioni che danno da vivere alla popolazione per scattare una foto-ricordo tra i campi colorati
Non sembra esserci pace per l'Umbria terremotata: i turisti che in questi giorni affollano la zona di Castelluccio di Norcia (Perugia) per ammirare lo straordinario spettacolo della fioritura delle lenticchie, calpestando i campi per farsi i selfie, distruggono l'economia dei coltivatori. E sui social network si leva il grido di aiuto di chi davanti alla devastazione è impotente. "Castelluccio e le nostre infinite lotte... per il rispetto dei diritti umani e del Lavoro", si legge su un post di Facebook nel gruppo I love Castelluccio: a corredo le immagini di un raccolto rovinato da chi calpesta fiori e piante per una foto.
"Vandali", "ignoranti" si legge sotto al post del gruppo che riprende le foto pubblicate sulla pagina di alcuni coltivatori di lenticchie di Castelluccio. "
Servono maxi multe", invoca qualcun altro. "Non bastano i cartelli di avviso, non vengono letti", è l'amara constatazione di chi produce quella che nella zona è una ricchezza: "Va bene fare le foto ma ci sono i passaggi, le mulattiere e i bordi strada per permettere a tutti di fotografare questo spettacolo".
"Entrare nei campi - continua lo sfogo - significa rovinare le nostre coltivazioni. Sotto i fiori, infatti, ci sono le piccole piantine di lenticchia , Roveja, fagioli e tutti quei legumi che noi produciamo. Quindi abbiate rispetto per le nostre coltivazioni anche perché sono quelle che
ci permettono di vivere".
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