"L'importante è che ci guadagnano tutti". Lo ha detto il vicepremier Matteo Salvini a Radio Anch'io, sottolineando come la riforma fiscale ipotizzata nel contratto di governo non sia "iniqua". "Se uno fattura di più, è chiaro che risparmia di più", ha aggiunto. Le parole di Salvini hanno però scatenato polemiche nell'opposizione, scagliatasi contro un passaggio poi "corretto" dal ministro: "E' giusto che i ricchi paghino meno tasse".
"Non siamo in grado di moltiplicare pani e pesci, il nostro obiettivo è che tutti riescano ad avere qualche lira in più nelle tasche da spendere", ha proseguito il leader della Lega. Un discorso che suggerisce il tanto criticato principio secondo cui è bene che i ricchi paghino meno tasse perché, avendo più mezzi, investono di più e rimettono in moto l'economia del Paese.
La replica di Salvini - "Non posso smentire quello che non ho detto e non ho mai detto quella frase. Tutti quelli che mi hanno ascoltato in radio hanno capito, l'obiettivo è che tutti paghino di meno. Poi anche un bimbo di cinque anni arriva a capire che chi fattura di più risparmia di più e reinveste di più", ha replicato Salvini, conversando con i cronisti a Montecitorio. E ha precisato: "L'obiettivo non è aiutare chi fattura di più, ma tutti". Parlando della progressività, il vicepremier ha poi spiegato: "Ci sono le deduzioni che garantiranno a chi non paga oggi di continuare a non pagare, ma in Italia il denaro deve tornare a circolare".
Le opposizioni sono però passate subito al contrattacco. Per la vicepresidente del Senato ed esponente del Pd Anna Rossomando, "il governo del cambiamento ha cambiato la trama di Robin Hood, togliendo ai poveri per dare ai ricchi". Dall'area dem si è sollevata anche la critica del presidente del partito Matteo Orfini: "Per Salvini è giusto che chi guadagna di più paghi meno tasse. Finalmente hanno detto la verità. A questo serve l'annunciata rivoluzione fiscale, a far guadagnare chi è più ricco. A danno di tutti gli altri".