Sono "paure infondate" quelle espresse di Liliana Segre su leggi speciali per i rom. Lo assicura Matteo Salvini dopo l'intervento a Palazzo Madama della sopravvissuta ai campi di concentramento nazisti, nominata senatrice a vita dal presidente della Repubblica.
"Faremo in modo che rom e sinti rispettino le leggi normali - afferma il ministro dell'Interno -, ad esempio per quanto riguarda il divieto di sfruttare i minori". E conclude: "A questo punto dedicherò particolare attenzione a salvare i bimbi sfruttati e dedicati al furto e alla rapina nei campi rom. Penso che su questo la senatrice Segre sia assolutamente d'accordo con me".
L'intervento in Senato della Segre - La presa di posizione in merito da parte della sopravvissuta ai campi di concentramento era arrivata nel dibattito successivo al discorso di Giuseppe Conte per chiedere la fiducia al Senato. "Mi rifiuto di pensare che la nostra civiltà democratica sia sporcata da leggi speciali nei confronti di rom e sinti - aveva detto la Segre - e se accadrà mi opporrò con tutte le forze".
Dopo aver ringraziato tra gli applausi "il presidente Mattarella che ha scelto come senatrice a vita una vecchia signora con i numeri di Auschwitz tatuati sul braccio", la Segre aveva affermato: "Non anestetizziamo le coscienze" esprimendo il timore "che oggi la nostra civiltà democratica possa essere sporcata da progetti di leggi speciali contro i popoli nomadi. Se dovesse accadere, mi opporrò con tutte le energie che mi restano". La Segre ha poi dichiarato il suo voto di astensione e tra l'applauso unanime dei senatori, anche da parte del governo, ha annuncia che valuterà "volta per volta le proposte e le scelte del governo, senza alcun pregiudizio", schierandosi e pensando "all'interesse del popolo italiano e tenendo fede ai valori che mi hanno guidata in tutta la vita".