Addio ai codici bianco, verde, giallo e rosso. Nei pronto soccorso italiani i colori usati per filtrare i pazienti verranno presto sostituiti dai numeri, così come stabilito dalle nuove linee guida sul triage intraospedaliero, messe a punto dalla conferenza Stato-Regioni, che saranno operative a partire dal 2019. La prima regione sarà il Lazio, dove la riforma prenderà il via dopo una fase di sperimentazione.
Numeri da 1 a 5 - Nello specifico i nuovi codici vanno da 1 a 5, dove 1 è l’emergenza, 2 l’urgenza, 3 l’urgenza differibile, 4 l’urgenza minore e 5 la non urgenza. I codici 1-2-3 sono a medio-alta intensità di cure, mentre 4-5 a moderata-bassa intensità. L'obiettivo del nuovo modello è di ridurre il tempo di attesa dei pazienti e di diminuire il margire di errore dei medici, così da limitare i casi di malasanità.
Tempi di attesa ridotti - Come spiega al Corriere della Sera Assunta De Luca, epidemiologa e componente del gruppo ministeriale sui codici, "il sistema garantisce cure più adeguate nel tempo giusto, i pazienti con problemi minori vengono avviati verso percorsi alternativi, specialistici, come possono essere l’intervento di un oculista o un otorino, che risparmiano inutili attese". In base a una stima calcolata durante la messa a punto del nuovo modello, il passaggio dai colori ai numeri dovrebbe avere come conseguenza che il 95% dei pazienti vengano curati entro un'ora.