Dal primo giugno al 2 settembre Venezia si attrezza, con varchi presidiati anti-ressa, per affrontare ben 55 giorni di "fuoco" in chiave turistica varando un piano, in accordo con la Prefettura, in linea con quello sperimentato con i "tornelli" il primo maggio scorso.
Tutti i provvedimenti - dalla deviazione dei flussi turistici allo spostamento degli approdi fino al stop alle auto prima del ponte translagunare - saranno modellati a seconda delle esigenze in una sequenza di bollini che vanno dal giallo (turismo meno pesante) passando per il rosso e a chiudere con il nero per le giornate più "calde".
Si tratta di un lungo periodo che oltre alla Biennale di Architettura vedrà la Festa del Redentore con la sua notte 'famosissima' e la Regata Storica. Tornano i varchi protetti, i totem con i percorsi alterativi, gli steward per le indicazioni del caso ma anche, quando necessario, il trasferimento dei lancioni turistici da San Marco alle Fondamente Nove. "La scelta è stata quella di definire per tempo un calendario di giornate, contraddistinte da bollini di colore diverso, che permettano a chi sta programmando una visita a Venezia e nelle isole di scegliere il periodo meno affollato - spiega il sindaco Luigi Brugnaro -. Un lavoro fatto in sinergia con Prefettura, Forze dell'Ordine e tutte le Istituzioni presenti al Comitato, a tutela della città e di chi vive e lavora a Venezia. È il massimo che le attuali norme ci consentono di attuare".
"Nessun tornello - conclude Brugnaro - ma varchi presidiati per rispondere all'esigenza, non più prorogabile, di gestire i flussi di turisti, come già previsto nel piano presentato all'Unesco nel gennaio 2017. Abbiamo il coraggio, a differenza del passato, di sperimentare nuovi sistemi che permettano di conciliare la vita dei residenti e dei lavoratori con quella di migliaia di ospiti provenienti da tutto il mondo".