Un morto e due feriti. E' il bilancio di una sparatoria avvenuta in località Ex Fornace, a San Calogero, nel Vibonese. La vittima è un cittadino del Mali di 29 anni. I tre, tutti regolari in Italia, erano in un vecchio capannone abbandonato per prendere alcune lamiere, quando da un'auto è sceso un uomo che ha cominciato a sparare. Gli inquirenti escludono la matrice xenofoba: l'aggressione sarebbe una vendetta per le lamiere asportate.
La vittima, Sacko Soumali, era in prima fila nelle lotte dell'Unione Sindacale di Base per i diritti sindacali e sociali dei braccianti, dicono i sindacalisti che per lunedì hanno proclamato uno sciopero dei braccianti della piana di Gioia Tauro.
Teatro della tragedia una vecchia fornace nel comune di San Calogero, a pochi chilometri dalla tendopoli dove i tre risiedevano. Una struttura abbandonata dopo che, una decina d'anni fa, fu sequestrata nell'ambito di un'inchiesta della Procura di Vibo Valentia perché nel suo sottosuolo sarebbero state stoccate illecitamente oltre 135 mila tonnellate di rifiuti pericolosi e tossici. La vittima era regolare in Italia, come i due connazionali. Nel nostro Paese era giunto prima del 2010.
La ricostruzione di una delle vittime - A raccontare ai carabinieri cosa è successo è stato Drame Madiheri, 39 anni, rimasto lievemente ferito ad una gamba. "Servivano delle lamiere e siamo andati in quella fabbrica. Siamo partiti a piedi dalla tendopoli e giunti sul posto avevamo fatto in tempo a recuperare tre lamiere quando qualcuno è arrivato a bordo di una Fiat Panda vecchio modello e ci ha sparato addosso, Sacko è caduto colpito alla testa. Io ho sentito un bruciore alla gamba. Ho visto quell'uomo, bianco, con il fucile. Ha esploso quattro colpi dall'alto verso il basso".