"Io credo fortemente nella giustizia. La verità verrà fuori": è così che dichiara a "Quarto Grado" Antonio Logli, condannato per l'omicidio della moglie Roberta Ragusa. Sono passati sei anni da quando la donna scomparve nella notte tra il 13 e il 14 gennaio 2012 da Gello di San Giuliano Terme, in provincia di Pisa.
Gli inquirenti iniziarono a sospettare di Logli, tanto da accusarlo di omicidio volontario e distruzione di cadavere. Dopo una condanna in primo grado nel 2016, i giudici della corte d'appello di Firenze hanno confermato il 27 marzo scorso la condanna a 20 anni.
Malgrado la condanna, Logli dichiara che la sua paura più grande sia "il pensiero che Roberta possa essere segregata da qualche parte". Un timore, questo, che attanaglia la mente dell'uomo negli ultimi anni che, però, si dimostra fiducioso: "Ho speranza per il mio futuro".
COMMENTA SU tgcom24