La scoperta arriva da un gruppo di ricercatori del Taussig Cancer Center della Stanford University: un esame del sangue che identifica i frammenti di DNA rilasciati da alcuni tipi di cancro e che quindi permetterebbe di individuare la malattia ancor prima del suo manifestarsi. Una novità importante che, non a caso, gli scienziati statunitensi hanno definito "Il Santo Graal della ricerca sul tumore". Il test, entro cinque anni, potrebbe entrare in uso anche in Italia.
I risultati dello studio sono stati presentati alla conferenza annuale dell'American Society of Clinical Oncologists a Chicago. L'esame è risultato attendibile nel 90% dei casi analizzati, tanto che il National Health Service (NHS), il servizio sanitario inglese, lo adotterà per ottenere diagnosi precise e tempestive.
Nello studio sono state coinvolte 1.600 persone, 749 sane e 878 a cui da poco era stato diagnosticato un tumore. Le rilevazioni più accurate sono state quelle del carcinoma delle ovaie e del pancreas, a seguire del fegato e della cistifellea, e ancora di linfoma e mieloma, cancro intestinale e infine cancro a polmone, testa e collo, prostata, stomaco e utero.
"La maggior parte dei tumori viene rilevata in una fase avanzata, ma questa 'biopsia liquida' ci dà l'opportunità di trovarli mesi o anni prima che qualcuno sviluppi sintomi e venga diagnosticata - ha dichiarato il dottor Eric Klein del centro di Cleveland. - Speriamo che quest'esame possa salvare tante vite".
Diagnosticare la malattia con questo test, che dovrebbe costare intorno alle 500-1000 sterline e dare un risultato entro 15 giorni, non solo permetterebbe di evitare esami bioptici più invasivi, ma anche di essere più tempestivi e dunque garantire al paziente una più alta possibilità di guarigione.