Un nuovo album con le canzoni del passato riarrangiate (con Diego Clavetti, ndr) "ma non stravolte" e due inediti dove c'è la mano di Federico Zampaglione, che ne ha scritto uno e suggerito un altro. Riecco i Dear Jack con "Non è un caso se" che esce l'8 giugno. Di nuovo in quattro, dopo che Leiner è uscito dalla formazione. Dopo un lavoro di due anni i ragazzi tornano sulla scena musicale: "Guardiamo al futuro con positività", raccontano a Tgcom24.
Ragazzi siete in quattro, cosa è successo?
Ognuno di noi ha un percorso personale, noi guardavamo sempre nella stessa direzione, evidentemente Leiner, che siamo stati orgogliosi di avere tra di noi e con il quale abbiamo condiviso un anno bellissimo, aveva delle idee diverse. E liberamente ha scelto di andare. Noi volevamo rimanere assolutamente concentrati sulla nostra musica.
Tornate con un nuovo progetto discografico...
Il salto è di quasi due anni. Una raccolta del nostro passato che amiamo, e che continuiamo a portare con noi. Sono brani che suoniamo con il cuore, è la nostra identità, la nostra vita. Non rinneghiamo il nostro passato. Ma guardiamo in avanti...
C'è una collaborazione importante con Zampaglione, come è nata?
Ci consociamo da più di un anno e il nostro rapporto si è trasformato in amicizia. Ha percepito tanta nostra energia, molte idee gli sono piaciute. Ha avuto un approccio da fratello maggiore. Per noi è una guida molto importante. 'L'impossibile' è nato da una sua idea, 'Non è un caso se l'amore è complicato' l'ha scritto.
E la cover 'Insieme a Te sto Bene' perché l'avete inserita?
La suoniamo da sempre, allora abbiamo pensato di omaggiare ancora di più Lucio Battisti, che amiamo. E' una versione acustica improvvisata in studio.
Avete cambiato pelle tante volte, chi sono oggi i Dear Jack?
Ragazzi più grandi, che sono più consapevoli del loro percorso, abbiamo le idee più chiare sul nostro approccio alla musica, suonata e calda. Con una voce non troppo modificata al computer. La verità arriva sempre. Non siamo scesi a compromessi, nè cercato pezzi radiofonici. Non ci interessa. Abbiamo già vissuto momenti belli, altissimi, concerti nei Palasport fino all'Arena di Verona. Tanta tv e dischi di platino. Ci auguriamo di riviverli, certo. Ma l'obiettivo per noi oggi è fare musica.