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Palermo, tre indagati per aver minacciato Mattarella sui social

Accusati di attentato alla libertà e offesa all'onore e al prestigio del Presidente della Repubblica, reati punibili fino a 15 anni di reclusione

lapresse

Tre persone sono indagate per aver pubblicato sui social minacce e insulti nei confronti del Capo dello Stato, Sergio Mattarella. La Procura di Palermo ha accusato Manlio Cassarà, Michele Calabrese e Eloisa Zanrosso di attentato alla libertà e offesa all'onore e al prestigio del Presidente della Repubblica, reati punibili fino a 15 anni di reclusione. Decine di altre frasi ingiuriose apparse su altri profili sono al vaglio dei magistrati.

L'inchiesta era stata inizialmente aperta a carico di ignoti a seguito di una segnalazione giunta in Procura. La Digos ha identificato gli autori dei post ingiuriosi, accertando che non si trattava di falsi profili. Sia Cassarà che Zanrosso hanno chiuso i loro account già da martedì.

Cassarà, palermitano, aveva scritto "hanno ucciso il fratello sbagliato", riferendosi all'omicidio di Piersanti Mattarella, fratello del Capo dello Stato, assassinato dalla mafia nel 1980. Decine di persone hanno reagito e commentato condannando la frase. Calabrese è stato autore di un post analogo, mentre Eloisa Zanrosso aveva scritto: "Ti hanno ammazzato il fratello, non ti basta?".

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