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Parigi, eurorimborsi per cene di lusso di Salvini e Le Pen: bufera in Francia | Smentita dalla Lega: "Noi non coinvolti"

Sta facendo il giro del web la notizia di un settimanale d'Oltralpe sulle spese dei due leader populisti in alcuni locali, ma il Carroccio nega e la leader del Front National parla di "fake news"

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Le cene in locali di lusso di Parigi di Matteo Salvini e Marine Le Pen, messe in nota spese all'Europarlamento, fanno esplodere la polemica in Francia. I conti stratosferici di questi incontri "politici" avrebbero messo in allarme i revisori dei conti dell'Europarlamento, secondo quanto scrive il settimanale satirico francese Canard Enchainé. Il caso però sembra smontarsi: la Lega smentisce e nega ogni coinvolgimento nella vicenda, riportando un documento ufficiale; la leader del Front National parla di "fake news".

Il settimanale, in riferimento alle presunte spese del gruppo europarlamentare di cui fanno parte la Le Pen e Salvini, l'Europa delle Nazioni e delle libertà, riporta di un cenone natalizio che, tra bottiglie di champagne e di vino Gevrey-Chambertin, alle casse dell'Europarlamento sarebbe costato 13.500 euro.

Le spese dei leader populisti sarebbero emerse dal controllo delle uscite 2016, presentate dai 36 eurodeputati di estrema destra. Proprio la Le Pen e Salvini avrebbero rendicontato spese legate a uno dei ristoranti più chic della Capitale parigina, il Ledoyen a due passi dagli Champs Elysées, con un conto da 401 euro a testa. Alle quali andrebbe aggiunta una seconda cena a L'Ambroisie, da 449 euro da moltiplicare per due. Il totale delle spese del gruppo dei populisti di destra arriverebbe quindi a 427mila euro.

La smentita - La Lega non ci sta e attraverso una nota smentisce la versione dei fatti riportata dal periodico. "Sulle presunte cene rimborsate dal gruppo Enf - si legge nella nota - si precisa che Matteo Salvini non vi ha mai partecipato né a Parigi, né altrove. Stesso discorso per gli altri parlamentari e componenti dello staff della Lega".
Il Carroccio rilancia inoltre un documento pubblicato martedì 29 maggio in cui "si evince che nessun eletto della Lega, nè alcun componente dello staff, sono coinvolti e citati nelle contestazioni relative ai budget del Parlamento Europeo. Si veda, in particolare, l'appendice 5 (dettaglio delle spese). Nel documento, firmato dal segretario generale del gruppo Enf Philip Claeys, è chiaramente specificato, tra le altre cose, che 'la delegazione Lega non è coinvolta' nel caso".

Le Pen: "Fake news" - Anche Marine Le Pen, leader del Front National, sul proprio account Twitter, respinge le accuse: "Contrariamente alle fake news del Canard Enchainé, nessuno dei conti che contesta il Parlamento europeo mi riguarda. Né me, né Salvini d'altronde...".

Contrairement aux #FakeNews du @canardenchaine, aucune des factures que conteste le Parlement européen ne me concerne. Ni moi, ni Salvini d’ailleurs... MLP — Marine Le Pen (@MLP_officiel) 30 maggio 2018

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