Belgio, sparatoria a Liegi: uccisi due poliziotte e un passante | "Il killer ha gridato Allah Akbar"
Prima di essere ucciso l'autore dell'attacco avrebbe sequestrato una donna e si sarebbe asserragliato in un ufficio. L'omicida non era schedato tra i sospetti radicalizzati
Due poliziotte e un passante sono morte durante una sparatoria a Liegi. Il killer, non schedato tra i sospetti radicalizzati, è stato "neutralizzato". Prima di essere ucciso, Benjamin Herman, nato nel 1987, ha sequestrato una donna e si è asserragliato in un ufficio. Almeno altre due persone sono rimaste ferite. Secondo fonti di polizia, il killer avrebbe anche gridato "Allah Akbar" ("Allah è grande").
Il nome dell'omicida, ha riferito il premier belga Charles Michel, compare solo in modo indiretto in
tre dossier, due rapporti della Sicurezza di Stato e uno della polizia che riguardavano "altre persone e altre situazioni".
Il procuratore di Liegi, Philippe Dulieu, ha confermato che l'assalitore ha aggredito alle spalle due poliziotte prima
con un coltello, poi si è impossessato delle loro armi da fuoco e le ha uccise. Altri agenti sono stati feriti in un secondo momento e un passante in auto, un 22enne seduto dal lato passeggero, è stato ucciso dopo che l'uomo ha preso per un breve periodo un ostaggio. Il killer è stato a sua volta ucciso dalla polizia. L'autore della sparatoria
sarebbe uscito dalla vicina prigione di Lantin soltanto lunedì. Ed è in seguito a un controllo dei documenti che la situazione sarebbe precipitata.
Dopo aver ucciso le agenti, l'uomo si è poi diretto verso la scuola vicina, Leonie de Waha, entrando nel perimetro e prendendo in ostaggio una donna delle pulizie che lavora lì e che si trovava all'ingresso dell'edificio. Il killer armato è stato quindi neutralizzato dalla polizia e due agenti sono rimasti feriti durante l'intervento. La donna, invece, ne è uscita incolume.
Chi erano le vittime - Le vittime sono due donne poliziotto e madri, e un giovane diplomando. Le due agenti avevano 53 e 45 anni, una madre di due gemelle di 13 anni già orfane di padre, e l'altra di un ragazzo di 25 anni. La terza vittima è uno studente di 22 anni della Haute Ecole di Liegi, che si sarebbe dovuto diplomare tra qualche settimana per diventare insegnante.
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