Concorso Villa dʼEste

Alfa Romeo 33 Stradale, meraviglia tutta italiana

Incetta di premi per la favolosa supercar Alfa Romeo

Nel 1967 la bellezza dellʼAlfa Romeo 33 Stradale lasciò a bocca aperta. Costava 9.750.000 lire, unʼiperbole per lʼepoca, e ne furono costruite soltanto 18 esemplari. Più di mezzo secolo dopo, la favolosa supercar disegnata da Franco Scaglione vale circa 10 milioni di euro! Roba da collezionisti super facoltosi.

A questa supercar sono andate la Coppa dʼOro del pubblico e il Trofeo BMW Group Italia della giuria al Concorso dʼEleganza di Villa dʼEste, che si è svolto lo scorso weekend a Cernobbio. Una doppietta di premi che la dice tutta su questa meraviglia tutta italiana. Non solo il design, ma anche lʼindustrializzazione: Alfa Romeo commissionò la 33 Stradale alla Carrozzeria Marazzi, che nacque nel 1962 a Caronno Pertusella (non lontano da Arese) per volontà di alcuni ex dipendenti della storica Carrozzeria Touring. Italiano anche il motore, un V8 di cilindrata 2.0 e 230 CV sviluppato da Autodelta su progetto di Giuseppe Busso.

Insomma un gioiello, la prima italiana a essere disegnata e prodotta con le portiere ad apertura verticale. Seguiva il modello da corsa Tipo 33 Competizione, ma era omologata per la circolazione su strada, nonostante la leggerezza del peso (700 chili!). Il telaio venne infatti costruito in alluminio e magnesio, materiali ancorʼoggi modernissimi nel campo delle vetture prestazionali, e per realizzarlo furono impiegate tecnologie aeronautiche. L’Alfa Romeo 33 Stradale era in grado di raggiungere una velocità massima di 260 km/h e di accelerare da 0 a 100 km/h in 5,6 secondi.

Tra gli altri premi del Concorso di Villa dʼEste, la Lancia Stratos Zero del 1970 si è aggiudicata il Trofeo BMW Group Ragazzi per il suo design avveniristico, mentre il Design Award for Concept Cars & Prototypes è andato alla Ferrari SP38, un modello One-Off disegnato dal Centro Stile Ferrari sul telaio e sulla meccanica della 488 GTB.