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Salvini: "Impeachment? Non è una guerra tra me e Mattarella"

Il leader leghista a Pomeriggio Cinque: "Hanno cancellato il governo che rimetteva al centro gli italiani. Ma io non mi arrendo. Torneremo più forti e il governo lo faremo"

tgcom24

"L'impeachment al Presidente della Repubblica? Io faccio una cosa se ne sono convinto. Non è una guerra tra me e Mattarella. Dico solo che il Capo dello Stato si è preso una grossa responsabilità". Lo ha detto Matteo Salvini a Pomeriggio Cinque. Il leader della Lega, chiedendo l'immediato ritorno alle urne, ha poi aggiunto: "Le prossime elezioni saranno un referendum tra chi difende le banche e chi difende gli italiani".

"Domenica per me è stata una gran brutta giornata - ha poi detto alla D'Urso -. E' come se avessimo lavorato queste tre settimane per niente. Cosa succede adesso? Chiedetelo a Mattarella, che si è preso la responsabilità di cancellare un contratto di governo e una squadra che era già pronta per partire. Avevamo tutti i nomi dei ministri e il presidente della Repubblica ha detto no perché in Europa qualcuno non è convinto di questo governo. E chi se ne frega, dico io. Vogliamo il governo degli italiani o dei potentati europei? Mi sarei aspettato che il presidente della Repubblica lasciasse che in italia nascesse un governo che aveva a cuore gli italiani".

Alla domanda sul motivo per cui non ha ceduto sul nome di un ministro, Paolo Savona, Salvini ha replicato. "Sul programma non c'è scritto da nessuna parte no euro o fuori dall'Europa. Mattarella ha detto che quel governo metteva a rischio i risparmi degli italiani, altra spiegazione che non ha nessun fondamento. E allora? La spiegazione che mi sono dato io è che a qualcuno un governo che rimette al centro gli italiani e ridiscute alcune regole europee sbagliate (agricoltura, migranti) non piace perché si preferisce un'Italia di serie B che paga e sta zitta. Ma io non mi arrendo. Ci hanno fermato una volta, non ci fermeranno la seconda. Torneremo dopo le elezioni con una grande maggioranza e il governo lo facciamo".

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