IL DIBATTITO SUI SOCIAL

"Mattarella non può nominare i ministri": il web contro il tweet di Toninelli

Il capogruppo M5s pubblica un estratto di un testo di diritto per attaccare il Quirinale ma viene subissato di critiche

© twitter

"Questo è Costantino Mortati da 'Istituzioni di diritto pubblico", quello che la Costituzione l'ha scritta". Così il capogruppo M5s, Danilo Toninelli, su Twitter pubblica una foto per attaccare il Quirinale, reo di non avere fatto partire il governo utilizzando poteri non in proprio possesso. Ma il tweet di Toninelli è stato subito inondato di critiche e tacciato di essere una fake news.

La prima gaffe del senatore pentastellato, e di molti altri che gli hanno dato spazio, è stata quella di aver sbagliato libro. Il testo citato da Toninelli non è di Costantino Mortati ma di Temistocle Martines, altro comunque importante costituzionalista italiano.

Ma a questo va aggiunto, e qui scatta l'accusa di fake news, che il testo riportato è solo una parte senza spiegare come si conclude ma soprattutto da dove si partiva.

La pagina in questione trattava infatti un esempio particolare, cioè una situazione di maggioranza politica uscita dalle elezioni con il leader della coalizione nominato presidente del consiglio. In questo caso il presidente della Repubblica ha poco margine di manovra sulla lista dei ministri, secondo Temistocle Martines.

Ma il testo poi prosegue su casi diversi, quelli delle cosiddette "crisi di sistema". Ed è qui che il ruolo del Quirinale diventa più "attivo" e addirittura "propositivo". Insomma, può avanzare anche dei nomi.

Se poi andiamo ad analizzare i poteri del presidente possiamo notare anche altre cose. Cominciamo dal tanto citato articolo 92 della Costituzione che così recita:
 

"Il Presidente della Repubblica nomina il Presidente del Consiglio dei ministri e, su proposta di questo, i ministri".

Si legge chiaramente che la proposta dei ministri arriva dal presidente del Consiglio ma la nomina è prerogativa del presidente della Repubblica che propone il decreto di nomina. Quindi in punta di diritto Mattarella ha il potere di non nominare un ministro se lo considera un "pericolo per l'Italia, l'unità nazionale e gli italiani".

Ci aggiungiamo che se andiamo a vedere le "competenze attribuite" al Quirinale all'articolo 68 si legge:
 

"Il presidente assicura il rispetto dei trattati e dei vincoli derivanti dall'appartenenza dell'Italia ad organizzazioni internazionali e sovranazionali".

Sergio Mattarella, parlando dopo il "naufragio" del governo Conte ha proprio parlato dei rischi con un ministro che avrebbe potuto mettere in discussione l'appartenenza all'Unione Europea.
 

"Quella dell'adesione all’Euro è una scelta di importanza fondamentale per le prospettive del nostro Paese e dei nostri giovani: se si vuole discuterne lo si deve fare apertamente e con un serio approfondimento. Anche perché si tratta di un tema che non è stato in primo piano durante la recente campagna elettorale".