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Gino Paoli: “Sono venuto per molestare la ‘Filippi’, tra 20 anni mi denuncerà”

Ad Amici una battuta un po’ infelice del cantante, dopo il duetto con Einar

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Gino Paoli duetta con Einar durante la finale di “Amici”. La canzone scelta per la sfida contro la squadra bianca, rappresentata da Emma, è una delle più romantiche e famose del cantautore: “Che cosa c’è”. L’ interpretazione è stata molto scherzosa e complice. Ha ricordato più l’affetto tra un padre e un figlio che quello tra due innamorati e, forse, proprio in questa personalizzazione è stata la sua forza. L’atmosfera di incanto creata sul palco (e con tutta la giuria, emozionatissima) è stata però messa in secondo piano da una battuta piuttosto infelice di Gino Paoli: “Sono venuto soprattutto per molestare la ‘Filippi’ – ha detto, sbagliando il nome della conduttrice -. Poi tra vent’anni mi denuncerà”. Un riferimento forse fuori luogo alle battaglie del movimento #metoo, contro gli abusi sessuali nel mondo dello spettacolo, di cui non avevamo bisogno.

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