Da tre settimane il vulcano Kilauea non dà tregua alle Hawaii, che ha già ricoperto quasi 700 ettari solo nel distretto di Puna. I fiumi di lava che arrivano nell’oceano continuano a creare pennacchi di gas tossico e minuscole particelle di vetro che potrebbero costringere ad ulteriori evacuazioni, oltre a quelle già in corso, in qualsiasi momento. Nella notte, invece, si è verificato un altro inquietante fenomeno: gli scienziati hanno documentato l'emergere di fiamme blu dalle fratture nel suolo. Per quanto inusuale, questo fenomente esiste e ha una spiegazione: il vulcano produce metano quando la lava ricopre e incendia piante e alberi. Il gas poi circola nel suolo ed emerge dalle fratture esistenti. Tra le più grandi preoccupazioni rimane la qualità dell’aria: i livelli di diossido di zolfo continuano a far stare i residenti in allerta per improvvisi ordini di evacuazione.
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