Facebook ha negato la possibilità di risarcimenti per i 2,7 milioni di utenti europei i cui dati sono stati scambiati in modo improprio con la società di consulenza Cambridge Analytica. "Si è trattato di una chiara violazione della fiducia, ma non sono state condivise informazioni sensibili sui conti bancari", ha sottolineato l'azienda californiana in un "supplemento" di risposte all'Europarlamento dopo l'intervento di Mark Zuckerberg a Bruxelles.
Sempre in risposta alle domande sollevate dagli eurodeputati, il social network ha fatto sapere che Facebook e WhatsApp continueranno a scambiarsi i dati personali degli utenti. Proprio su questo punto, a maggio dell'anno scorso la Commissione europea aveva inflitto alla piattaforma californiana una multa da 110 milioni di euro per informazioni scorrette, perché all'atto dell'acquisizione dello strumento di messaggeria aveva annunciato che non lo avrebbe fatto.
Il documento spiega ora che la condivisione dei dati viene utilizzata per rendere più efficiente il servizio, mentre per ora "i dati Whatsapp degli europei" non vengono usati per fini commerciali su Facebook. "Se decideremo di farlo in futuro, lo faremo in accordo con la Gdpr", la nuova normativa Ue sulla privacy in vigore da venerdì.
Facebook ha poi chiarito che non realizza profili ombra di utenti non iscritti alla piattaforma. I dati raccolti attraverso quei siti che utilizzano i suoi strumenti, come i bottoni "mi piace", i box dei commenti, o gli strumenti per i login rapidi, sono utilizzati solo per i servizi forniti.
Quanto alle prossime tornate elettorali, la piattaforma ha annunciato che "dal prossimo mese" sarà disponibile un bottone grazie al quale l'elenco completo di tutti gli annunci di uno specifico inserzionista saranno mostrati "a prescindere dal fatto che l'utente faccia parte dei destinatari di questi annunci". Per combattere le fake news, "chi gestisce pagine con un grande numero di follower dovrà essere verificato. Questo renderà molto più difficile per le persone gestire una pagina usando un profilo falso".
Infine, il social di Zuckerberg ha promesso di impegnarsi a pagare le tasse nei Paesi nei quali opera. Proprio a questo scopo, ricorda, "stiamo volontariamente spostando la struttura di vendita pubblicitaria a un livello locale, il che significa che gli introiti pubblicitari raccolti dai nostri team locali saranno registrati localmente".