E' di due morti e 25 feriti, di cui tre gravi, il bilancio dell'incidente avvenuto mercoledì sulla linea ferroviaria Torino-Ivrea, all'altezza di Caluso. Il treno regionale 10027 ha travolto un camion adibito al trasporto eccezionale, fermo sui binari all'altezza del passaggio a livello di Arè. L'impatto, violentissimo, ha causato il deragliamento di alcuni vagoni. Le vittime sono il macchinista del treno e l'autista del mezzo di scorta tecnica del Tir.
Darius Zujis, l'autista lituano di 39 anni alla guida del Tir è stato iscritto nel registro degli indagati per disastro ferroviario. L'uomo sarebbe risultato negativo all'alcoltest.
Attivata la maxi-emergenza, sul posto sono intervenute sette squadre dei vigili del fuoco, oltre alla croce rossa e ai carabinieri di Chivasso. Uno dei feriti, estratto a fatica dalle lamiere, è deceduto in ospedale. Sul luogo dell'incidente il 118 ha attrezzato un ospedale da campo con le tende. Un vagone deragliato si è appoggiato contro una casa cantoniera.
Operata d'urgenza la capotreno - Le vittime sono Roberto Madau, il macchinista 61enne del treno, e Stefan Aureliana, romeno di 64 anni che conduceva il mezzo di scorta tecnica al Tir. Stabili, al momento, le condizioni dei passeggeri feriti, diciotto delle trentuno persone che si trovavano a bordo del treno. La più grave, la capotreno del convoglio, è stata operata d'urgenza per stabilizzare la frattura del bacino. "Per lei si prevede un buon decorso", hanno riferito i medici. Intubata e in coma farmacologico, la donna - incastrata tra le lamiere dei vagoni per un'ora prima che i soccorritori potessero recuperarla - ha riportato numerosi traumi da sindrome da schiacciamento e una frattura al bacino.
Rfi: "Tir ha sfondato il passaggio a livello" - "Alle ore 23:20 circa - riferisce in una nota Rfi, ricostruendo la dinamica dell'incidente - il treno regionale 10027 ha urtato un Tir che, dopo aver sfondato le barriere di un passaggio a livello regolarmente funzionante, era fermo sulla sede ferroviaria fra le stazioni di Rodallo e Caluso, sulla linea Chivasso-Aosta. Il convoglio era composto da cinque vetture e un locomotore. In seguito all'urto sono deragliate le tre vetture di testa".
Passeggera ferita: "Ho temuto di morire" - "Mi sono sentita spingere da dietro, sono caduta. Ho avuto paura di morire, è stato terribile". Lo ha raccontato una passeggera che era a bordo del treno regionale. La ragazza, che si stava recando a Ivrea per poi raggiungere Aosta, si è rotta una gamba. Saranno ora le indagini della procura di Ivrea, coordinate dal procuratore Giuseppe Ferrando, a stabilire l'esatta dinamica e le responsabilità dell'incidente.
Un testimone: "Ho sentito un boato, poi un macello" - "Abbiamo sentito un forte boato e siamo subito usciti di casa per soccorrere i primi feriti. Poco più in là, steso a terra, c'era il corpo dell'autista. Era un macello". Questa la testimonianza di Giovanni Artizzu, 23 anni, abita da un anno col 70enne papà Paolo nella grande casa di campagna nei pressi del passaggio a livello. "Alcuni passeggeri sono usciti da soli dai vagoni rovesciati - ha proseguito - altri li abbiamo aiutati noi aprendo i portelloni. Poi per fortuna sono arrivati i vigili del fuoco, che con gli altri soccorritori hanno svolto un grandissimo lavoro".
La Procura valuta le comunicazioni con Trenitalia - Al momento non esclude alcuna ipotesi la Procura di Ivrea che indaga sulla vicenda. Gli inquirenti indagano sulla dinamica dell'incidente e le comunicazioni intercorse tra Trenitalia e i gestori del trasporto eccezionale, che avrebbero dovuto comunicare con largo anticipo il passaggio del Tir. L'ipotesi è che Trenitalia non fosse stata correttamente informata.