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Milano, l'evasione-beffa dell'imam: finge il suicidio e scappa

Si tratta di un 43enne tunisino. Prima di finire nel carcere milanese di Opera, si era radicalizzato nel penitenziario di Ferrara dove ha coabitato con "Igor il russo"

tgcom24

Ha finto il suicidio e si è fatto portare all'ospedale Fatebenefratelli di Milano, lì con la scusa di dover andare in bagno è fuggito dalla finestra del pronto soccorso. E' iniziata così la fuga di Mohammed Borhane, tunisino di 43 anni, che si era autoproclamato imam ed era impegnato a raccogliere materiale propagandistico pro-jihad e ad arruolare compagni di prigione. L'uomo era detenuto al carcere milanese di Opera, ma la sua radicalizzazione è avvenuta nel penitenziario di Ferrara dove per un periodo ha coabitato, anche se non nella stessa cella, con "Igor il russo".

Gli agenti della polizia Penitenziaria che stanno portando avanti le indagini descrivono il 43enne come un uomo pericoloso probabilmente diretto all'estero, capace di pianificare l'evasione con meticolosità e realizzarla con freddezza. Si sarebbe allontanato a piedi dal pronto soccorso del Fatebenefratelli e poi avrebbe preso un treno per lasciare Milano. Gli inquirenti hanno subito setacciato il comune di Petritoli, nelle Marche, dove l'imam aveva vissuto prima dell'arresto. Non è escluso che abbia organizzato l'evasione con la complicità di qualche parente che potrebbe avergli prestato un'auto per la fuga.

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