L'analisi del debito per l'Italia "suggerisce che la regola del debito è rispettata" e che il Paese è "ampiamente in linea con il braccio preventivo del Patto di stabilità nel 2017". Lo scrive la Commissione Ue nelle raccomandazioni all'Italia. "Abbiamo deciso di non aprire una procedura per debito per l'Italia", ha precisato il vicepresidente della Commissione Ue Valdis Dombrovskis. Tra un anno ci sarà un nuovo controllo.
"A questo stadio non proponiamo di aprire procedure per deficit eccessivo" su Italia e Belgio, ha annunciato Dombrovkis, spiegando che sui due Stati si procederà a stilare un rapporto sul debito.
Dombrovskis all'Italia: "Prosegua riduzione debito" - "Il messaggio politico per l'Italia è chiaro - ha detto il vicepresidente della commissione Ue -. L'Italia deve continuare a ridurre il debito pubblico che è il secondo più alto dopo la Grecia, ma dalla nostra valutazione vediamo un ampio rispetto del Patto nel 2017 e della regola del debito. Quello che raccomandiamo è di continuare a ridurre il deficit e il debito e concretamente per il 2019 raccomandiamo un aggiustamento strutturale di 0,6%".
Moscovici: "Su debito italiano occorre trovare risposta credibile" - "Il debito italiano è una questione importante per il futuro dell'Italia, innanzitutto per i cittadini italiani, quindi bisogna trovare una risposta credibile". Lo ha affermato in conferenza stampa a Bruxelles il commissario europeo Pierre Moscovici. "Da innamorato dell'Italia e amico degli italiani credo che dobbiamo essere attenti su questo punto", ha concluso il politico francese.
"La Commissione non commenta situazione politica italiana" - Nel rapporto l'Ue avverte peraltro come "data la sua rilevanza sistemica, l'Italia è una fonte di ricadute potenzialmente significative sul resto dell'area euro". Quanto ai propositi finora espressi da Movimento 5 Stelle e Lega, impegnati nella formazione di un nuovo governo "la Commissione non può e non deve commentare gli annunci. Appena ci sarà un governo spero che avremo una cooperazione basata sul dialogo e la comprensione reciproca . L'Italia - ha ricordato - è un Paese fondatore dell'Ue".
Le raccomandazioni Ue all'Italia: accorciare i tempi dei processi e combattere la corruzione - L'Italia deve ridurre la durata dei processi civili e, attraverso l'accorciamento dei tempi di quelli penali e l'attuazione del nuovo quadro anti-corruzione, puntare a una più efficace prevenzione e repressione di questo fenomeno. A indicarlo, nelle raccomandazioni al nostro Paese, è la Ue, secondo cui l'Italia dovrebbe anche aumentare l'efficienza e la qualità dei servizi pubblici locali e pensare a una nuova legge annuale sulla concorrenza.