da una lettera anonima

Venezia, sorgono dubbi di trasparenza sul concorso per gondolieri

Un consigliere del Movimento 5 Stelle, ha denunciato i metodi di selezione dei candidati, basandosi sulla denuncia di una lettera anonima. Dal Comune fanno sapere che le prove sono pubbliche

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Una lettera anonima getta ombre sul concorso per diventare gondolieri. E' stato Davide Scano, assessore del Movimento 5 Stelle, a far emergere lo scandalo. Almeno 42 dei nomi comparsi sulla graduatoria definitiva sarebbero stati già noti. Non solo, ma le prove di selezione sarebbero durate solo pochi minuti e senza alcuna registrazione video, sostiene il consigliere. Dal comune di Venezia si difendono: "E' un attacco all'immagine della città".

La denuncia "Ho ricevuto quell'elenco tra la mia corrispondenza in Municipio", ha spiegato Scarano alla Stampa. "Ho deciso di non renderlo noto immediatamente proprio per verificarne l’attendibilità". Ha scelto di farlo il 22 maggio, nove giorni dopo la scadenza per iscriversi alle selezioni preliminari. A quanto risulterebbe da una lettere anonima scritta prima che le graduatorie fossero rese pubbliche, molti candidati erano già sicuri di essere ammessi al corso di "Arte del gondoliere", per ottenere la licenza emessa dal comune di Venezia. Per la precisione nella missiva, scritta a mano, comparirebbero 55 nomi, 36 dei quali sono effettivamente inseriti all'interno della graduatoria, mentre altri sei fanno parte delle 30 riserve. Un fatto curioso, soprattutto perché le 238 persone che hanno presentato la domanda d’ammissione non erano state rese note prima.

I dubbi sulle selezioni Anche il sistema delle prove d'ammissione non sarebbe del tutto trasparente. "Secondo quanto raccontato da più concorrenti, la preselezione si sarebbe svolta in gran segreto all'Arsenale, uno spazio chiuso”, prosegue Scarano. "Ed è durata pochissimi minuti, rendendo difficile per la commissione farsi un'idea precisa su quali fossero i candidati migliori. Inoltre non esisterebbe alcuna registrazione video delle prove di voga effettuate. Cosa succederà in caso di contestazioni?". Va detto che in realtà il luogo delle prove di selezione era in realtà già noto da tempo, perché indicato nello stesso bando di concorso. Ma i dubbi sulla trasparenza restano, tenuto conto anche del fatto che si tratta di una professione per la quale vengono rilasciate solamente 433 permessi dal Comune e a cui non è facile accedere.

Di padre in figlio Già da un po' di tempo Davide Scarano teneva gli occhi puntati sul concorso. Aveva presentato una prima denuncia la settimana precedente alle prove in acqua per sottolineare la disparità d'accesso fra uomini e donne. La Stampa poi ha parlato con un gondoliere veterano, che ammette come sia un mestiere che si tramandi di padre in figlio anche per generazioni. Anche se, ci tiene a precisare, non c'è nessuna raccomandazione: "Molti sono figli d'arte che hanno passato il corso, ma altrettanti sono stati esclusi".

La replica del Comune "Attaccare il mondo della gondola equivale ad attaccare l'immagine di Venezia", si difendono dal Comune. "Le prove sono state effettuate in modo pubblico. In uno spazio acqueo uguale per tutti. Erano anni che non si svolgevano queste selezioni. Se ci sono degli elementi che hanno portato a denunciare questa circostanza si vada dall'autorità competente".