La denuncia di un'associazione

Amazon, bufera sul sistema di riconoscimento facciale in vendita alla polizia: "A rischio i diritti civili"

Rekognition è usato in Florida e in Oregon per servizi disorveglianza. "Pone una grave minaccia alle comunità, inclusi gli afroamericani e gli immigrati", è l'accusa

© ansa

Amazon nel mirino dell'American Civil Liberties Union, l'organizzazione no profit per la difesa dei diritti. In una lettera all'amministratore delegato Jeff Bezos, l'associazione chiede che venga fermata la vendita della tecnologia per il riconoscimento facciale alla polizia perché può essere usata per violare i diritti civili. "Amazon Rekognition, già in uso in Florida e Oregon per servizi di sorveglianza, pone una grave minaccia alle comunità, inclusi gli afroamericani e gli immigrati", è l'accusa.

"Chiediamo che Amazon smetta di consentire ai governi l'uso della tecnologia", aggiunge nella sua richiesta l'organizzazione. I timori Dell'American Civil Liberties Union prendono le mosse dalle crescenti preoccupazioni sul ruolo che le grandi aziende tecnologiche giocano nel fornire ai governi tecnologie innovative.

Migliaia di dipendenti di Google hanno manifestato, per esempio, la propria contrarietà nei confronti del coinvolgimento della loro società in un programma del Dipartimento della Difesa che usa l'intelligenza artificiale per analizzare i dati raccolti dai droni del governo.

Un portavoce di Amazon afferma al Washington Post, controllato da Bezos, che Amazon "richiede ai suoi clienti di rispettare la legge e essere responsabili nell'uso" dell'intelligenze artificiale. "Quando riteniamo che i nostri servizi vengono abusati dai nostri clienti, sospendiamo il loro diritto di usarli", è la rassicurazione.