Aggredita alla fermata Rebibbia

Roma, la donna stuprata dal branco: "Mi minacciavano, 'fai così o ti uccidiamo'"

E' stata costretta a salire su un'auto ed è stata abusata da 4 persone. "Mi hanno minacciata con un coltello e mi hanno presa a morsi"

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"Mi hanno minacciata di morte, mi hanno messo un coltello alla gola e mi hanno presa a morsi". A parlare è la donna di 44 anni che è stata stuprata da quattro persone, probabilmente bengalesi. Prima, è stata costretta a salire su una macchina mentre, uscita da lavoro, stava aspettando l'autobus alla fermata di Rebibbia, a Roma, e poi è stata violentata nei pressi del casello A1 di Guidonia. La procura di Tivoli ha aperto un'indagine per stupro di gruppo.

La 44enne è stata avvicinata da due uomini a bordo di una Panda rossa con la scusa delle indicazioni stradali per Tivoli, poi i due l'hanno caricata a forza in macchina e portata all'uscita del casello per Guidonia. "Siamo arrivati lì e c'erano altri due uomini che dormivano, quando ci hanno visti sono saliti in macchina", ha raccontato. A turno i quattro uomini hanno abusato di lei. "Io continuavo a urlare, ma mi dicevano 'è inutile che urli perché nessuno ti salva qui' e poi mi hanno messo il coltello alla gola".

La donna è stata picchiata, presa a morsi, minacciata con un coccio di bottiglia. Alla fine della violenza è stata scaricata in strada. "Ho pensato adesso finalmente posso tornare a casa dal mio cane. E' stata un'esperienza bruttissima, vorrei solo dimenticare, ma sarà impossibile. Ora cerco di andare avanti", ha concluso la vittima.