E' morta all'età di 84 anni l'attrice Anna Maria Ferrero, protagonista di tanti film diretti da grandi registi come Carlo Lizzani, Mario Monicelli, Vittorio De Sica e Michelangelo Antonioni. Lo ha reso noto l'agente del grande interprete francese Jean Sorel, suo marito dal 1962. Dal '53 al '60 è stata la compagna di Vittorio Gassman. Attiva anche in teatro, ha più volte vestito i panni di Ofelia in Amleto e di Desdemona in Otello.
All'anagrafe Anna Maria Guerra, il suo esordio nel cinema avvenne in maniera del tutto casuale nel 1949 quando l'attore e regista Claudio Gora la notò mentre camminava per Roma. Così, appena 15enne, venne scritturata per "Il cielo è rosso". Scelse il cognome Ferrero per omaggiare il padrino, il musicista statunitense Willy Ferrero, l'unico che l'abbia davvero spinta a intraprendere la carriera nel cinema, al contrario dei genitori.
Ebbe quindi un ruolo nella pellicola in costume "Il conte di Sant'Elmo" di Guido Brignone e venne chiamata da Curzio Malaparte, al suo esordio dietro la macchina da presa, per un ruolo nel film "Il Cristo proibito". Nel 1952 ebbe il suo primo ruolo da protagonista ne "Le due verità" di Antonio Leonviola e nell'anno successivo lavorò in ben otto film, tra cui "Le infedeli" di Mario Monicelli e "Napoletani a Milano", dove recitò accanto a Eduardo de Filippo. Nel 1954 ebbe una parte nel film "Cronache di poveri amanti" di Carlo Lizzani e partecipò alla pellicola "Totò e Carolina".
Dal cinema al teatro, viste anche le parti piccole che le vennero assegnate negli anni, il passo fu breve. La Ferrero alla fine del 1953 decise di far parte della compagnia teatrale di Vittorio Gassman, che sarà suo compagno artistico e di vita per sette anni, fino al 1960. Nel repertorio shakespeariano di Gassman, recitò nel ruolo di Desdemona nell'Otello e di Ofelia nell'Amleto, spettacoli trasmessi anche per la Rai tra il 1955 e il 1957.
Un lutto la colpì nel 1954, la morte di Willy Ferrero, l'uomo a cui molto ha dovuto per la sua formazione professionale. Dopo un periodo in cui le apparizioni furono sempre più centellinate, nel 1958 la Ferrero fu protagonista della commedia "Irma la dolce" di Alexandre Breffort, messa in scena sempre da Gassman con la collaborazione di Luciano Lucignani. La commedia si rivelò un successo di pubblico e di critica. Tornò al cinema nel 1960 ma i ruoli che le vennero assegnati furono poco consistenti. Fra quelli interpretati in questo periodo, quello di Ninetta ne "Il gobbo" di Carlo Lizzani.
Proprio quell'anno la segnò particolarmente, grazie all'incontro con l'attore francese Jean Sorel, all'epoca quasi sconosciuto. Tra i due nacque un amore che li portò presto alle nozze, celebrate nel 1962. L'attrice cadde però in una spirale negativa quando decise, improvvisamente, di lasciare la carriera artistica. L'ultimo suo film fu "Controsesso" del 1964, accanto a Nino Manfredi.
Decise quindi di proseguire la sua vita lontano dai set cinematografici e di vivere nella periferia di Parigi. L'ultima apparizione pubblica è datata 2008, quando fece parte della giuria del "Busto Arsizio Film Festival", accanto al marito Jean Sorel.