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"Mondo di mezzo", una condanna e 20 rinvii a giudizio a Roma

Al processo, che inizierà il 19 settembre, sono finiti, tra gli altri, l'ex capogruppo Pd in Campidoglio, Francesco D'Ausilio, l'ex direttore generale di Ama, Giovanni Fiscon, e il ras delle coop, Salvatore Buzzi.

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In uno dei filoni dell'inchiesta Mondo di mezzo, il gup di Roma Monica Ciancio ha deciso 20 rinvii a giudizio e una condanna a un anno di reclusione in abbreviato. Al processo, che inizierà il 19 settembre, sono finiti, tra gli altri, l'ex capogruppo Pd in Campidoglio, Francesco D'Ausilio, l'ex direttore generale di Ama, Giovanni Fiscon, e il ras delle coop, Salvatore Buzzi.

La procura accusa i venti imputati di reati che vanno, a seconda delle posizioni, dalla turbativa d'asta, alla corruzione, al finanziamento illecito e la rivelazione del segreto d'ufficio.

La condanna riguarda Emilio Gammuto, collaboratore di Buzzi, a cui già sono stati inflitti tre anni nel filone principale. Nel filone di indagine sono coinvolti anche gli imprenditori Fabrizio Amore e Flavio Ciambella, Fabio Tancredi, ex direttore del decimo Dipartimento Tutela Ambientale e del Verde-Protezione civile di Roma Capitale.

A processo è finita anche Nadia Cerrito, ex collaboratrice di Buzzi, Clelia Logorelli, come dirigente preposto al settore verde di Eur spa, Giampaolo Cosimo De Pascali, appuntato dei carabinieri e all'epoca dei fatti in servizio presso l'Ufficio direzione Sovrintendenza centrale Servizi di Sicurezza e il presidente della cooperativa "Capodarco", Maurizio Marotta.

Per l'ex sindaco di Sant'Oreste (Roma) Sergio Menichelli, Raniero Lucci (collaboratore di Buzzi) e Marco Placidi (ufficio tecnico comune di Sant'Oreste) il giudice ha disposto la trasmissione degli atti per competenza alla Procura di Tivoli.

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